Home » Schiaffo in faccia all’arbitro: giocatore radiato per 4 anni | Partita sospesa in campionato

Schiaffo in faccia all’arbitro: giocatore radiato per 4 anni | Partita sospesa in campionato

aggressione arbitro sanzioni

Credits: Imago

Altra scena di violenza nel calcio: l’accaduto

Il calcio è da sempre considerato lo sport più popolare al mondo, un fenomeno capace di unire generazioni e culture diverse. Tuttavia, negli ultimi anni, un’ombra sempre più minacciosa si è allungata sui campi da gioco: la violenza.

In particolare, preoccupa l’aumento degli episodi di aggressione verbale e fisica contro gli arbitri, figure fondamentali per il corretto svolgimento delle partite.

L’arbitro non è solo un giudice del gioco, ma un garante delle regole e del rispetto. Eppure, troppo spesso viene trasformato in un capro espiatorio, bersaglio di insulti, minacce e, in alcuni casi, di veri e propri atti di violenza. Questi episodi non si verificano solo nei campionati professionistici, ma soprattutto nei campi dilettantistici e giovanili, dove l’assenza di controlli adeguati e la tensione emotiva esasperano gli animi.

Dietro ogni aggressione c’è un fallimento culturale: la mancanza di rispetto per l’autorità, l’incapacità di accettare una sconfitta, e una visione distorta dello sport, vissuto non più come momento di crescita e condivisione, ma come guerra da vincere a tutti i costi. Purtroppo, anche genitori e allenatori, che dovrebbero essere esempi di correttezza, spesso alimentano questa spirale tossica, trasmettendo ai più giovani un messaggio pericoloso.

Urge intervenire

È urgente intervenire. Servono pene più severe per chi commette atti di violenza contro gli arbitri, ma soprattutto serve un cambiamento culturale. Le scuole, le società sportive e le famiglie devono collaborare per educare al rispetto delle regole e dell’avversario, valorizzando il ruolo dell’arbitro come parte integrante del gioco.

Il calcio ha bisogno di ritrovare il suo spirito originario: quello di uno sport che unisce, che diverte, che educa. Solo così sarà possibile costruire un ambiente sicuro e sano, dove nessuno – nemmeno l’arbitro – debba avere paura di scendere in campo.

fasano brindisi daspo

L’accaduto

L’ultimo episodio riguarda la Terza Categoria della Lombardia. L’allenatore (ma segnato in distinta come dirigente) della Beata Giuliana dopo una decisione dell’arbitro è entrato in campo e ha tirato uno schiaffo al direttore di gara che lo ha espulso, come si legge dal comunicato ufficiale del Giudice Sportivo.

Dopo questo gesto di violenza per il dirigente arriva una pesante squalifica da tutti i campi di gioco fino al 30 giugno 2029 e la sua squadra ha subito una decurtazione di 2 punti in classifica. Di seguito il comunicato integrale del Giudice Sportivo.