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Di Bari: “È stato un viaggio bellissimo. Scudetto? Ce la giochiamo”.

Il Casarano vince 4-0 contro la Fidelis Andria e conquista aritmeticamente la promozione in Serie C. Le parole di Di Bari, allenatore dei salentini, al termine dell’incontro.

Il Casarano, vincendo 4-0 contro la Fidelis Andria, conquista aritmeticamente la promozione con due giornate di anticipo. Dopo una lunga cavalcata, i salentini ritornano in Serie C, 27 anni dopo l’ultima partecipazione. Vito Di Bari, allenatore dei salentini, è stato in assoluto uno degli artefici del capolavoro Casarano. Queste le sue parole in conferenza stampa, al termine dell’incontro.

Non hanno vinto solo la squadra e la società, ma tutta la famiglia Casarano, e nella famiglia ci siete anche voi e tutta la città. Ho avuto la fortuna di guidare un gruppo di uomini straordinari e di essere uno di loro. Ho sempre detto ai miei giocatori di pensare al proprio nome e non al cognome, perché il nome rappresenta l’uomo, il cognome il calciatore. Abbiamo tutti messo l’obiettivo comune davanti a quello personale“.

Consentitemi di dire che abbiamo vinto giocando a calcio, i numeri parlano chiaro. L’intensità e la voglia sono state costruite durante la settimana, perché i ragazzi si allenavano forte. Quando ho lasciato i professionisti per venire nei dilettanti, in molti mi hanno chiesto se fossi sicuro della mia scelta. Ma io sapevo di star facendo solo un passo indietro per farne tre in avanti. Ho trovato un presidente coraggioso che ha creduto in me, putando su un nome sconosciuto anche se venivo da due esperienze forti“.

Di Bari procede elogiando e ringraziando pubblicamente il Presidente Filograna: “Io e il Presidente ci abbiamo messo 10 minuti per sposarci, io lo ringrazio pubblicamente, perché non so quanti presidenti avrebbero puntato su Vito Di Bari. Dopo di me, vedo tanti ragazzi che stanno avendo la possibilità di allenare in Serie D. Spero che cambi questo in Italia, che la conoscenza prevalga sull’esperienza. Sicuramente il mio carisma e la mia caparbietà mi hanno aiutato, ma ho avuto la fortuna di allenare una squadra forte, perché l’allenatore incide ma non determina“.

Di Bari: “Questa squadra la sento mia, rispecchia il mio carattere”

Di Bari, al terzo anno da allenatore, spiega la differenza tra il Casarano e le altre squadre guidate in panchina: “Questo è il terzo anno che alleno, ma vengo da due playout per la salvezza che sono molto diversi dal lottare per una promozione, perché bisogna innanzitutto concentrare le energie sul non prendere gol. Questa invece è la mia squadra, la sento mia perché rispecchia il mio carattere e la mia voglia di vincere, è stata bello avere delle idee e metterle in campo grazie ai ragazzi.

All’allenatore dei rossoazzurri viene poi domandato in quale partita si sia reso conto che il sogno promozione si potesse avverare. “Le due vittorie contro Ischia e Costa d’Amalfi hanno aiutato a dare credibilità al nostro lavoro, perché se fai 7/8 gol, quando il martedì chiedi ai ragazzi di andare forte, loro ti ascoltano. Ma la partita decisiva è stata la vittoria di Palma Campania. Per me è stata determinante perché eravamo in 10, abbiamo sofferto e ci siamo snaturati, non giocando un bel calcio, ma abbiamo comunque vinto.

Di Bari: “Scudetto? Ce la giochiamo”

Di Bari, come spesso ha fatto durante le ultime settimane, ribadisce il suo attaccamento al progetto Casarano e alla città stessa. “È stato un viaggio bellissimo, mi dispiace che stia finendo perché sto veramente bene qui a Casarano, con i ragazzi e con la società. Vivere Casarano mi ha aiutato tanto perché capivo giorno dopo giorno la voglia di promozione della città, una città tranquilla che ti lascia lavorare, vederla felice mi riempie il cuore. Qui interviene il presidente Filograna, dicendo: “Ma non sta finendo nulla, anzi sta iniziando tutto“.

In merito alla possibilità di conquistare lo scudetto, l’allenatore dei salentini afferma: “C’è la voglia di rimanere imbattuti, i ragazzi non vogliono sfigurare e non regaleremo niente a nessuno, per lo scudetto ce la giochiamo. Questa squadra e questa società hanno una mentalità vincente, non siamo fatti per gestire. I ragazzi mi prendono sempre in giro perché durante gli allenamenti dico sempre che la gestione non esiste, esiste solo andare a mille. Quindi andremo ancora a mille”.