Brindisi, retrocessione inevitabile: Aldo Sensibile ricorda gli anni d’oro dei biancazzurri

Le parole ai nostri microfoni di Aldo Sensibile, sull’attuale situazione del Brindisi, aritmeticamente retrocesso in Eccellenza
Il Brindisi è ufficialmente retrocesso nel campionato di Eccellenza. Ad una giornata dalla fine del girone, la squadra di Ragno deve arrendersi all’aritmetica condanna. Per tutto il corso della stagione i biancazzurri hanno inseguito il sogno play-out, visto sfumare al termine dell’ultimo match sul campo del Manfredonia, con il gol del 2-2 al novantesimo minuto da parte dei padroni di casa.
Nonostante i risultati del campo parlino chiaro: 40 punti conquistati in 33 gare, la squadra del patron Giuseppe Roma ha dovuto fare i conti con la grave penalizzazione di 14 punti totali in classifica.
“Un giorno doloroso per me” – queste le prime parole ai nostri microfoni dell’ex calciatore e DS del Brindisi, Aldo Sensibile, profondamente risentito per l’attuale situazione del suo ex club: “Ieri sono stato male, una città come Brindisi non merita quella categoria. Dopo la partita ho sentito qualche mio ex compagno, per ricevere dei pareri. Sono avvilito e mortificato“.
Sensibile ha continuato così: “Brindisi è la città che amo, sento ancora la sua maglia addosso, vederla così mi ferisce profondamente. Ricordo che ad ottobre incontrai il presidente Roma, e gli suggerì di gettare le basi per il prossimo anno, di far crescere i giovani e ripartire da zero. Salvarsi con questa penalizzazione sarebbe stato un miracolo, e infatti, nonostante il grande sforzo economico, l’obiettivo non è stato centrato”.
Brindisi, Aldo Sensibile ricorda gli anni d’oro dei biancazzurri
Grazie ad un commento pubblicato sotto un nostro post di Instagram, è nato uno spunto di riflessione per l’ex terzino biancazzurro. Di seguito il commento: “L’ultima volta che ho visto il Brindisi è stato nel 72/73 in Serie B a Mantova, e da allora seguo sempre questa squadra dove giocò il grande Aldo Sensibile“.
Aldo Sensibile ha risposto così: “Ci tengo a ringraziare questo tifoso di Mantova, ricordo sempre con grande affetto i miei anni al Brindisi. L’era del commendator Fanuzzi, la promozione in Serie B, sono ricordi indelebili di un calcio sempre più lontano da quello di oggi. Vedere la domenica in televisione lo stadio pieno e ripensare a quei momenti, mi commuove.”

Brindisi, tutto da rifare. L’anno prossimo sarà Eccellenza
Giuseppe Roma, in una recente intervista, ha analizzato anche ciò che ha portato il Brindisi nel giro di pochi mesi dal calcio professionistico alla retrocessione in Eccellenza: “Le responsabilità sono diffuse, nessuno si tira indietro: né la società, né lo staff tecnico, né i calciatori”.
Sarà interessante vedere cosa, ma soprattutto chi, verrà sostituito in vista della prossima stagione: dai calciatori e staff tecnico, ai volti in dirigenza. L’unico dato di fatto è il passaggio del Brindisi in soli due anni dalla Serie C al campionato di Eccellenza.