Casertana, ufficiale il rinnovo di Ciro Favetta

Dopo il 7° posto dell’ultima stagione la Casertana vuole fare assolutamente il definitivo salto di qualità nel girone H. La dirigenza rossoblu, innanzitutto, vuole ricominciare dal suo punto fermo: Ciro Favetta.

Il comunicato ufficiale della Casertana

La Casertana (fonte foto: pagina Facebook Casertana)

Poco fa l’ufficialità: Ciro Favetta sarà ancora un giocatore della Casertana nella stagione 22/23. Per l’attaccante si era mosso il Brindisi ma alla fine è prevalsa forse l’attaccamento alla maglia. Infatti, Favetta ha iniziato la sua carriera proprio a Caserta e ha vissuto la sua miglior stagione realizzativa proprio nell’ultima annata.

Il comunicato della società rossoblu: “Ancora insieme! La Casertana FC e Ciro Favetta proseguono il cammino iniziato la scorsa stagione. L’attaccante, che nell’ultimo campionato ha collezionato ben 18 reti con la maglia dei falchi, ha sottoscritto il nuovo contratto che lo lega alla Casertana anche per la stagione 2022/23.”

Le parole dell’attaccante ventisettenne: “Sono contentissimo. In chiusura della scorsa stagione ero stato chiaro sulla volontà di continuare ad indossare questa maglia. Sono profondamente legato alla Casertana. Qua ha avuto inizio la mia carriera e mi sento in dovere di dare tutto me stesso per riportare questi colori dove meritano. Ringrazio i tifosi per l’affetto sempre manifestato e speriamo di riuscire a portare allo stadio sempre più gente. Solo col lavoro ed i risultati potremo riuscirci”.

La carriera di Favetta

L’attaccante ha concluso un’ottima stagione, come detto, andando a segno 18 volte in 32 presenze. Il 27enne ha, quindi, contribuito in maniera importante al settimo posto dei falchi. Favetta è un esperto della Serie D, per lui l’annata 22/23 sarà l’undicesima stagione in questa categoria. Sono ben 77 i gol in D, un numero importante che in pochi possono vantare.

Il bomber rossoblu ha avuto numerose esperienze in Puglia, vestendo le maglie di Alto Tavoliere San Severo, Casarano e Taranto.

A cura di Francesco Busoni.

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