Gabionetta al Santa Maria: storia e carriera dell’attaccante brasiliano

Denilson Gabionetta, o’mago che viene dal Brasil. Dalla periferia di Sousas, per la precisione. Li dove favellas e globalizzazione si intrecciano a strettissimo giro. Emerso dalla sua terra d’origine solo grazie a quell’amore per la palla che ancora oggi rappresenta meta di sfogo per tanti ragazzi che vogliono inseguire quel sogno chiamato football. Dopo una carriera da “vagabondo”, in cui ogni nuova sfida si associava ad una nazionalità diversa dove provare ad emergere, Gabionetta rappresenta il colpo di mercato per eccellenza in questa scoppiettante sessione invernale di trasferimenti. L’asso brasiliano è il colpo di mercato della Polisportiva Santa Maria Cilento.

Gabionetta, un vagabondo del pallone

Quella di Gabionetta è, senza dubbio, una carriera incredibile. La prima apparizione in Italia risale al 2007 in Serie C2, al Varese per la precisione. Spunti e dribbling che mettono in evidenza la personalità di un talento che farà strada. Poi l’esordio in B con la maglia del Pisa e Albinoleffe. L’esplosione arriva a Crotone: ventisette gol in novantotto presenze in cadetteria. L’altissimo rendimento tra le fila calabresi – intervallato da una breve parentesi con il Torino – lo portano in Romania. Qui l’esordio in massima serie tra le fila del Cluj, senza riuscire a lasciare un segno tangibile.

Nell’estate del 2015 torna in Italia, ripartendo dalla Salernitana: altra avventura magica, con la promozione in B e la successiva salvezza conquistata nel biennio in granata. Poi ancora un po’ a girovagare per il mondo tra la Cina (con Zhejiang FC e Guangdong) e Cipro (con l’Apoel Limassol), prima del ritorno in Italia. Da Padova a Messina, con destinazione finale Santa Maria: una piazza che può dare ancora tanto all’attaccante brasiliano.

L’ambizione della Polisportiva Santa Maria

La Serie D si conferma porto sicuro per quei campioni che vogliono godersi gli ultimi fuochi di carriera. E o’mago ha deciso di ricominciare da un luogo speciale: Santa Maria di Castellabate, lì dove Gioacchino Murat affermava che “non si muore”. La società cilentana, diretta con sagace ambizione dal Presidente Tavassi, è un vero e proprio unicum nel panorama dilettantistico nazionale. Sesta posizione in graduatoria, a un punto dalla zona playoff dopo la cocente sconfitta interna incassata con il Castrovillari. La compagine dell’allenatore Nicoletti vorrà dire la sua sino alla fine per guadagnarsi un posto tra i pro.

A cura di Giuseppe Vitolo

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