La parabola di Federico Gatti: dal calcio come dopolavoro alla fascia da capitano con la Juve
Il calciomercato è soprattutto il luogo in cui si realizzano i sogni. Che regala emozioni a chi lo segue da sempre e chi lo vive in prima persona. Ne è un esempio Federico Gatti, difensore ex Frosinone. Classe 1998, è stato soprannominato “The wall”, il muro, dai tifosi ciociari. Proprio come Walter Samuel. Una stagione da incorniciare a Frosinone tant’è che il suo rendimento non è passato inosservato. Tante squadre hanno mostrato il loro interesse finché, inseguendo le orme del proprio idolo, Giorgio Chiellini, Gatti ha scelto la Juventus. E nella prima giornata di campionato, dopo anni di sacrifici, Federico ha avuto l’onore di indossare la fascia da capitano della squadra bianconera. E pensare, che sino a poco tempo fa lavorava come muratore.
La stagione di Federico Gatti a Frosinone
A Frosinone è stata la stagione della definitiva consacrazione. Infatti, 35 presenze, 5 gol e 2 assist sono numeri che non possono passare inosservati. Numeri che lo hanno legittimato come uno dei difensori dal rendimento più alto dell’intero campionato cadetto. Un’ascesa che, ovviamente, non ha lasciato indifferenti scout e osservatori, non solo italiani. Alla fine a spuntarla è stata la Juventus, sempre attenta ad operazioni lungimiranti chiudendo l’accordo per Gatti per 10 milioni di euro più bonus. Sembrava dovesse approdare al Torino, con cui aveva già giocato nelle giovanili, ma l’interesse dei bianconeri ha convinto il difensore.
Da muratore a centrale della Juventus
Dai mattoni a “The Wall”. Una storia nella storia. Bocciato prima da Torino e poi dall’Alessandria, la sua carriera inizia dal Pavarolo dove vince anche un campionato di Promozione, per poi passare al Verbania in Eccellenza e in Serie D. Qui, la svolta. Lasciare il lavoro di muratore per scommettere sul proprio futuro calcistico: un azzardo ripagato, visto che Gatti si trasferisce in seguito alla Pro Patria in Serie C. La prima annata in Serie B gli è valsa l’interesse di Juventus, Torino, Sassuolo, Inter e Napoli, convincendo alla fine i bianconeri a sborsare ben 10 milioni di euro.
Oggi gioca a Torino. In quell’Allianz Stadium dove fino a poco tempo fa c’era uno dei suoi grandi idoli, Giorgio Chiellini, modello di riferimento per ogni difensore di cui Gatti sogna di essere il degno erede.
L’esordio in Champions League e i gol decisivi
Nemmeno nei sogni più remoti. Tutti i calciatori, almeno una volta nella propria carriera, sognano di partecipare al torneo più prestigioso d’Europa; pochi effettivamente trasformano questo obiettivo in realtà. Uno di questi è proprio di Gatti che nella scorsa stagione ha potuto collezionare due presenze in Champions League e quattro Europa League, oltre le quattordici in campionato dove dopo un inizio da riserva si è poi confermato come titolare fisso.
A cura di Giuseppe Vitolo