Per il Livorno è tempo di tracciare una linea e di studiare i primi colpi di mercato per la prossima stagione. In casa amaranto c’è voglia di riscattarsi dopo l’ultima stagione, e per farlo la società sta cercando di mettere a disposizione dell’allenatore elementi importanti per la categoria.
E’ notizia fresca l’acquisto da parte di Gabriele Fogli, 19enne portiere nipote dell’indimenticabile Romano Fogli, ex centrocampista di Bologna, Milan e della Nazionale. Tra le altre, ha anche allenato il Livorno negli anni Ottanta.
Presentato al Picchi in compagnia del DS Marco Braccini, Fogli ha da subito messo in chiaro l’importanza di essere in una grande piazza: “Sono consapevole di essere arrivato in una piazza di prim’ordine. Per me rappresenta un’opportunità molto importante per dimostrare il mio valore. Appena il Livorno si è fatto avanti non ci ho pensato due volte ad accettare l’offerta. Devo dire che sono stato accolto molto bene da tutti”.
Il suo modello d’ispirazione? Non poteva non essere Gigio Donnarumma: “E’ un punto di riferimento importante, anche se sono consapevole che la strada è lunga e devo lavorare ancora sodo per migliorarmi”.
Romano Fogli è un ex centrocampista cresciuto nel vivaio del Torino dal 1948 al 1955. Dopo questo percorso, ecco la chiamata in prima squadra dove totalizzerà 49 presenze e 1 gol dal 1955 al 1958. Successivamente decide di accettare la proposta del Bologna, con il quale vincerà anche uno scudetto nel 1963-64 e una Mitropa Cup nel 1961-62. Dopo l’Emilia, si ritorna un pò più su, precisamente a Milano sponda Milan.
Nel centrocampo rossonero dell’epoca dominavano personaggi del calibro di Rivera, Lodetti e Trapattoni, ma nonostante la concorrenza riuscì a togliersi grandi soddisfazioni in rossonero: gol vittoria nel derby del ’68, doppio assist vincente a Sormani e Hamrin nella semifinale d’andata di Coppa dei Campioni contro il Manchester United, e titolare nella sanguinosa ma trionfale doppia finale di Coppa Intercontinentale del 1969 vinta contro l’Estudiantes.
Dopo il Milan, ecco l’ultima tappa che porta il nome di Catania. In Sicilia dal 1970 a 1974 totalizzerà 113 presenze e 3 reti.
Da allenatore, invece, esperienze sulle panchine di Reggiana, Foggia, Livorno, Siena, Montevarchi, Treviso e Vicenza. Dal ’98 al 2000, invece, esperienza da vice con la Fiorentina.