Cavese, ufficiale: Piovaccari è un nuovo giocatore biancoblù
Federico Piovaccari è un un nuovo giocatore della Cavese. Confermata la notizia della nostra redazione, l’attaccante classe ’84 ha firmato il contratto che lo legherà con il club campano.
Ecco il comunicato: “La Cavese 1919 comunica di aver acquisito le prestazioni sportive dell’attaccante Federico Piovaccari. Nato a Gallarate il 1 Settembre 1984, è giocatore di esperienza internazionale.
Nella sua lunghissima carriera vanta circa 500 presenze fra i professionisti segnando gol con diverse maglie fra le quali Cittadella, capocannoniere della Serie B, Ravenna, Sampdoria, Grosseto.
All’estero ha scritto una pagina importante con lo Steaua Bucarest, 10 reti in 25 gare che portarono il club rumeno alla vittoria del titolo nazionale. Nelle ultime tre stagioni in Lega Pro con Messina, Paganese e Giugliano“.
Chi è Federico Piovaccari
Due esperienze con la Paganese e il Messina hanno sicuramente segnato la decennale carriera di Federico Piovaccari. Reduce dall’esperienza a Giugliano, l’attaccante è esperto per le tante salvezze ottenute sul campo. Indimenticabili gli anni vissuti a Cittadella, quando con 23 gol salva praticamente da solo la squadra veneta in Serie B. Inoltre, per Piovaccari si tratta della sua terza esperienza in Campania dopo quella di Pagani.
Possesso palla e verticalizzazione: i suoi ingredienti preferiti
Piovaccari in una vecchia intervista a Gianlucadimarzio.com ha rilasciato qualche curiosità legata al suo passato ed in particolare all’esperienza in Spagna al Rayo Vallecano, facendoci anche capire quale sia il suo tipo di gioco preferito: “Sono venuto qui per l’allenatore, Paco Jemez, lo definisco un po’ Carlo Muraro, che è stato il mio primo allenatore nel mondo del professionismo alla Pro Patria, un po’ Zdenek Zeman. Nei modi di fare è ruvido, rigido, diciamo severo. Si fa rispettare e rispetta chi è leale e sincero con lui e con il gruppo” – aveva dichiarato l’attaccante.
Il pifferaio ha poi proseguito: “La squadra si diverte praticando il suo calcio, 4-3-3 fatto di verticalizzazione e possesso. L’altro giorno, riguardando una partita, ci ha detto che il 65% di possesso palla era troppo poco, lui vuole minimo il 70 sempre”.