Scene antisportive quelle vissute nella sfida di Coppa Italia Promozione in Sicilia tra Russo Sebastiano Riposto e Supergiovane Castelbuono. A fine primo tempo l’arbitro è stato costretto a sospendere il match per via di un aggressione subita dalla propria terna da parte di alcuni dirigenti della squadra di casa. Dopo alcuni giorni di incertezza sull’accaduto, con comunicato discordanti delle due società, è arrivata la decisione del Giudice Sportivo. Il comunicato non lascia dubbi.
Il Giudice Sportivo ha optato per la mano pesante. Filippo Sapienza, dirigente della squadra locale, è stato squalificato fino al 30 aprile 2027. “Assumeva contegno minaccioso ed attingeva con sputi un A.A. – si legge nel comunicato ufficiale – e, dopo l’espulsione, afferrava l’arbitro per la maglia, assumendo contegno minaccioso nei confronti dello stesso e del C.C. che altresì spintonava e strattonava; il suddetto, alla fine del primo tempo, assumeva ulteriore contegno offensivo e minaccioso nei confronti degli ufficiali di gara, afferrando poi l’arbitro per il viso, spingendolo con violenza contro una parete provocando bruciore ed arrossamento nonchè dolore alla cervicale, determinando in tal modo la sospensione definitiva della gara e la necessità di ricorrere a cure presso un P.O. dove veniva refertato con una prognosi di 4 giorni“.
Squalifiche fino a dicembre 2023 e ottobre 2023 per altri due dirigenti del R.S. Riposto, alla cui squadra è stata poi inflitta la sconfitta per 0-3 a tavolino.
Nei giorni scorsi c’è stato molto dibattito sull’accaduto. Mentre la squadra ospite lamenta un aggressione non solo verso la terna arbitrale ma anche verso un proprio dirigente, l’R.S. Riposto nega alcun tipo di violenza verso l’arbitro o i membri della dirigenza avversari. “L’arbitro – spiega il presidente Pietro Romano – in un primo momento ammonisce gli ospiti, dicendo che se non entrano in campo avranno partita persa. Il presidente e un dirigente ospite rientrano nello spogliatoio dell’arbitro, non sappiamo cosa si siano detti, e quest’ultimo dopo pochi minuti l’arbitro comunica alle forze dell’ordine che la partita è sospesa e lamenta una aggressione, non sappiamo ancora se verso la sua persona o un suo collaboratore. Seguono richieste di chiarimenti che non ci vengono forniti“.