Nelle settimane scorse abbiamo purtroppo già raccontato di terribili attimi di violenza nelle categorie Juniores in Italia. C’è stato chi ha minacciato l’arbitro con un’arma, chi invece lancia pietre o altro dalle tribune verso dei giovanissimi calciatori, per non parlare delle aggressioni ad alcuni genitori di ragazzi avversari. Adesso, ecco l’ultimo, ennesimo folle gesto. Questa volta siamo in provincia di Lecco, nella sfida tra giovani Under 14, Girone A e a farne le spese è stato un guardalinee.
A contendersi i tre punti in palio sono Acadamey Valle San Martino e Foppenico. Al minuto trentaquattro del primo tempo, l’allenatore ospite si rende protagonista in negativo del pomeriggio di quella che dovrebbe essere una partita di calcio tra ragazzi: arriva spedito verso il guardalinee e rifila una violenta testata, quindi una sberla dritta al volto. Non soddisfatto dell’aggressione, inizia a sfogare la propria rabbia anche verso i tifosi in tribuna, riempiti di insulti e, una volta arrampicatosi nella gradinata, lanciando loro una borraccia.
La gara è stata poi momentaneamente sospesa per cinque minuti, l’allenatore chiaramente espulso e successivamente squalificato. Un gesto assurdo e da condannare come sempre, a cui non si trovano certo mai giustificazioni. Come detto, si tratta dell’ennesimo atto di violenza delle ultime settimane nei campionati giovanili. Cosa succede? Cosa bisognerebbe rivedere nel sistema calcio a livello giovanile in Italia?
L’allenatore del Foppenico, dopo il folle gesto verso guardalinee prima e tifosi poi, è stato chiaramente squalificato. Per lui 1 anno lontano dai campi, a causa di un “comportamento gravemente violento, aggredendo l’assistente di gara e provocandogli del dolore.”
Poi, prosegue la nota del giudice- “mantenendo un comportamento aggressivo anche verso i tifosi, lanciava contro di loro una borraccia. Per quanto accaduto, l’arbitro ha dovuto sospendere in maniera temporanea la gara.”
A cura di Marco Cavallaro