“Andrea s’è perso e non sa tornare”, cantava Fabrizio De André in una delle sue più celebri canzoni…in
realtà per sette mesi sembrava accadesse ciò, compromettendo una carriera che, dopo esperienze in Serie
C e D a soli 23 anni, rischiava di interrompersi senza un motivo ben preciso. Improvvisamente l’eco della
sua terra natia, la Basilicata, giunge alle sue orecchie, la voce è quella del suo attuale Presidente, l’Avvocato Antonio Petraglia, e da quel momento (eccetto l’amarezza della retrocessione nel 2020) sono soltanto soddisfazioni: triplete con il Grumentum Val D’Agri nel 2019 e vittoria del campionato di Eccellenza da capitano dell’U.S.D Matera Grumentum quest’anno.
25 presenze, 3 gol e autore dell’assist che ha sbloccato la gara contro il Paternicum decisiva in ottica promozione di domenica scorsa, con la fascia al braccio, ha trascinato la sua squadra verso la Serie D in un campionato stradominato in lungo e largo (nonostante le quattro giornate ancora da disputare).
Andrea Lobosco, terzino sinistro classe 1996 di Montemurro (PZ), piccolo paese situato in Val D’Agri, zona ricca di acqua, petrolio ed anche talenti della Basilicata, è
sicuramente tra i protagonisti di questa stagione calcistica dell’U.S.D Matera Grumentum, culminata
appunto con la vittoria del campionato di Eccellenza dopo il successo per 6 a 0 rifilato al Paternicum
capitanato (pensate voi che incroci regala il destino) da suo fratello Flavio in virtù della squalifica di
Fratantuono.
Con un passato in Serie C e D tra Monopoli, Andria, Viareggio, San Severo e Nuorese, è
tornato “a casa” da svincolato nel febbraio 2019, quando l’attuale Presidente dell’U.S.D Matera
Grumentum, l’Avvocato Antonio Petraglia, l’ha voluto al Grumentum Val D’Agri allenato da Volini,
chiudendo in modo trionfale la stagione con la vittoria del Campionato, della Coppa Italia e della
Supercoppa di Eccellenza lucana, squadra con cui, dopo l’esordio contro il Ripacandida, ha chiuso la
stagione con due gol segnati contro il Moliterno e la Murese.
Arriva la Serie D e sulla panchina biancoazzurra approda Finamore, nonostante i contatti precedenti con Arleo (attuale allenatore del Potenza in Serie C) e Fortunato (ora nello staff del Milan academy). Il covid ferma tutto ad otto giornate dal termine, il Grumentum Val D’Agri è in zona playout e dopo qualche mese arriva la stangata: retrocessione diretta in Eccellenza basata sulla classifica avulsa che ancora oggi Lobosco fatica a comprendere.
Nel Settembre 2021 Petraglia, seppur con tanta amarezza, decide di ripartire dall’Eccellenza ed emigrare: lascia la Val D’Agri (portando con sé il nome e il logo) e sposa la causa materana attraverso la fusione tra
Grumentum Val D’Agri appunto e la società Usd Matera 2019 (militante in prima categoria). Nasce così
l’U.S.D Matera Grumentum in cui non rinuncia a Lobosco (che ne diventa il capitano), Pellegrini, Falco e
mister Finamore, con un unico intento: riconquistare la Serie D.
Dura soltanto quattro giornate la prima stagione di questo nuovo progetto, perché ancora una volta il covid interrompe tutto, ma soprattutto la società biancoazzurra disputa soltanto due gare (entrambe in trasferta) senza provare il piacere di calpestare il terreno del XXI Settembre. Sembrava una maledizione, ma dopo tanta fatica la Serie D è nuovamente realtà nella Città dei Sassi, in cui Lobosco sta bene, e da leader risponde così alle nostre domande:
Con quattro turni d’anticipo, il Matera Grumentum approda in Serie D dopo una cavalcata
impressionante in campionato. Qual è stato il segreto di questo divario netto tra voi e le altre?
“C’è stato un divario tecnico tra noi e le altre, indubbiamente, anche e soprattutto nel singolo, ma credo che
la differenza tra noi e le altre squadre l’abbia fatta il gruppo, questo è stato il segreto della nostra magnifica
cavalcata.
Si può dire che per te, Pellegrini e Falco, ma anche per il Presidente Petraglia e mister Finamore, già
presenti nel progetto di due anni fa, sia stata una sorta di rivincita poiché forse ancora oggi non riuscite a comprendere la retrocessione dell’allora Grumentum Val D’Agri dopo la sospensione dovuta al covid?
“Assolutamente si. E’ stata una vera e propria rivincita siccome siamo stati retrocessi ingiustamente, non
sapendo neanche il perché, e tra l’altro a otto giornate dalla fine con una squadra forte che a parere mio si
sarebbe salvata senza particolari problemi e vincere questo campionato con la stessa guida tecnica e lo
stesso Presidente Petraglia è stata una grossa soddisfazione”.
Finalmente si ritorna al 100% di capienza negli stadi: quanto sarà importante il prossimo anno, in serie D, vedere gremito il XXI Settembre per continuare a sognare?
“Il pubblico è importantissimo. Qualunque giocatore vorrebbe avere il suo sostegno, soprattutto in piazze
come Matera che vivono di calcio e che quando ha giocato a certi livelli ha sempre riempito il XXI
Settembre. E’ fondamentale siccome è l’uomo in più in campo, mette un po’ di tensione agli avversari e dà
la giusta carica ai giocatori della propria squadra, creando la giusta atmosfera per vincere. Ci aspettiamo
nuovamente ciò il prossimo anno“.
Quanto sei grato a mister Finamore?
“Tantissimo. E’ lui che ci ha guidati alla vittoria, dobbiamo ringraziarlo, ha fatto la sua parte perché gestire
un gruppo di così tanti giocatori forti è tutt’altro che semplice. Lui ci è riuscito, per cui gran parte del merito è suo“.
Che impatto ha avuto il Presidente Petraglia nella tua carriera?
Il presidente è una persona speciale, che in qualche modo ha rilanciato la mia carriera chiamandomi per giocare nel Grumentum Val D’Agri poiché, inspiegabilmente, per sette mesi sono stato fermo. E’ gentile e cordiale, che fa ciò solo ed esclusivamente per passione, rispettando ed amando questo sport e questa squadra, credo sia lecito ringraziarlo perché ha creato un bel movimento sia nella Valle che ora a Matera, riportando la città ad un certo livello calcistico“.
Domenica vittoria per 6 a 0 contro il Paternicum capitanato da tuo fratello Flavio: quali sono state le
battute che vi siete scambiati nel tunnel e credi che la squadra di mister Cirigliano possa salvarsi senza
dover ricorrere ai playoff?
“Sicuramente è stato un bellissimo momento. Era la prima volta che giocavo contro mio fratello in carriera, ci eravamo promessi che ci saremmo giocati la monetina alla morra (gioco popolare della tradizione meridionale), però sarebbe stato esagerato (ride). Abbiamo scambiato qualche battuta prima e durante la gara, ci vogliamo bene. Il Paternicum è un’ottima squadra, aveva alcune assenze importanti e credo che possa salvarsi tranquillamente avendo tanti ragazzi validi ed un gruppo forte“.
La sospensione dello scorso anno dovuta alla pandemia è stata un punto a favore o sfavore per una
società come la vostra impostata per tornare in Serie D?
“Assolutamente a sfavore. Saremmo potuti salire già lo scorso anno, la squadra era forte più o meno quanto
quella di quest’anno, il Presidente sai quando vuole vincere e punta a farlo crea sempre squadre
importanti, per cui la pandemia oltre a penalizzare noi lo ha fatto un po’ con tutti perché è come se ci abbia
fatto perdere quasi due anni in cui ci saremmo potuti mettere in mostra continuando a giocare, per cui
credo che ci abbia parecchio limitati.
Un progetto che fonde due zone completamente opposte della Basilicata ed entrambe le province“.
Quanto è stato difficile per te abbandonare la tua Val D’Agri e di conseguenza la tua gente, pur
portandone il nome nella Città dei Sassi?
“Sarò sincero, sono abituato a girare, per cui ero contento di giocare a Villa D’Agri ma sono ancor più
contento di avere la possibilità di giocare in una piazza come Matera, per cui non ci ho pensato due volte.
Per me non è stato difficile, anche perché purtroppo in Val D’Agri il vero calcio non c’è mai stato e secondo
me non c’è nessuno pronto ad investire seriamente su questo mondo”.
“Credo che il Presidente abbia fatto la cosa giusta e credo anche che in Valle abbia avuto poco sostegno, per cui ha trovato in Matera la giusta dimensione per puntare in alto. Matera è tra le città più belle del mondo ed io sono felice di aver sposato questo progetto che mira a ritornare tra le grandi del calcio Lucano e magari nel professionismo”.
Questo gruppo per intero può giocarsela anche in Serie D?
“Per intero no. Credo che questa squadra possa tranquillamente salvarsi esprimendo un bel calcio, ma con
quattro o cinque innesti di categoria e qualche under valido poiché in campo ne servirebbero quattro,
potrebbe far bene e sorprendere”.
A cura di Marco Quagliano