Che sia Serie A, Serie B o Prima Categoria, quando a segnare è un portiere questo è destinato a ricevere un’attenzione mediatica non indifferente. Questa settimana è toccato al giovane Antonio Vedda uscire dal guscio del calcio dilettantistico siciliano ed issarsi a portiere goleador. Il giovane numero uno ha infatti condotto la sua squadra, il Niscemi, al pareggio durante l’ultimo secondo di partita. Il 3-3 finale contro il Don Bosco Mussomeli – Prima Categoria siciliana – è stato infatti sigillato da una sua esplorazione offensiva sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il gol non ha lasciato indifferente il pubblico sugli spalti, incredulo e divertito allo stesso tempo.
Tra i nomi dei portieri capaci di realizzare almeno un gol durante la loro carriera, d’ora in poi comparirà anche il nome di Antonio Vedda. Certamente meno rinomato rispetto a colleghi del calibro di Toldo, Alisson, Brignoli – solo per citarne alcuni – il giovane siciliano ne ha comunque ripercorso le gesta. Durante una partita di Prima Categoria il Niscemi, squadra dello stesso Vedda, si trovava in svantaggio di un gol e di un uomo contro il Don Bosco Mussomeli a pochi istanti dal triplice fischio. Sull’ultimo calcio d’angolo della partita, come spesso accade, anche l’estremo difensore si è gettato a capofitto nell’area di rigore avversaria in cerca di fortuna.
Probabilmente sottovalutato dalla squadra avversaria, come un fantasma è sbucato sul secondo palo correggendo in rete un facile (probabilmente non per un portiere) tap-in. Ovviamente in estasi il pubblico sugli spalti: mani nei capelli ed incredulità generale per un pareggio arrivato nel modo più inaspettato. ‘Cose da pazzi’ recita un post del Niscemi, giusto tributo per sugellare la prodezza del portiere classe 2003. Antonio Vedda – con un passato nel Gela – resterà senz’ombra di dubbio nella storia del piccolo club siciliano. Rinomato per essere un ottimo para rigori, il giovane di belle speranze potrà d’ora in poi aggiungere anche una segnatura al suo curriculum.
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