L’Aquila, la commovente lettera di un padre al club: “Ginevra con voi si trasforma”
“Vi scrivo per ringraziarvi. Ginevra ha una malattia neuro degenerativa rarissima. Non ride spesso, ma con voi si trasforma“. A scrivere è Daniele, papà di Ginevra, una piccola tifosa de L’Aquila. Il destinatario è il club, reduce dalla fresca promozione in Serie D. Una lettera commovente, che lascia capire quanto un “semplice sport” possa regalare emozioni e racconti così forti. “Purtroppo è una malattia che non lascia scampo. Ginevra, finché potrà, vi seguirà e sosterrà sempre i colori della sua città“, scrive Daniele. L’Aquila, dopo aver ricevuto la lettera, ha deciso di renderla pubblica attraverso i propri canali social.
“Ginevra non riesce a stare ferma, ma quando gioca L’Aquila si imbambola”: la lettera di papà Daniele
“Sono Daniele, il papà di Ginevra e Giorgia, vorrei che questa lettera arrivasse a tutti i componenti della vostra società. Alcuni si chiederanno: “chi è Ginevra?” Vi ricordate quella bambina che, saltellando e cercando di divincolarsi durante le foto di squadra, per ben due volte è entrata in campo con voi in questa stagione, tenuta per mano dal capitano Brunetti?“. Papà Daniele ha aperto così la sua lettera al club. “Vi scrivo per ringraziarvi -continua- Ginevra ha una malattia genetica neuro degenerativa rarissima, purtroppo senza cura. e non lascia scampo e non dà lunga vita, facendo inizialmente perdere le abilità e spegnendole lentamente“.
“Finché potrà, Ginevra vi seguirà..”
“Mia figlia non ride spesso, lo fa raramente, inizia a non stare serena, è sempre agitata, ha perso totalmente il linguaggio e inizia a stentare a camminare. Da piccola giocava a calcio -spiega papà Daniele- la sua passione, e grazie a voi, alla vostra generosità, umanità e pazienza, ha trascorso ieri un’altra bellissima giornata, per la seconda volta in questo vostro strepitoso campionato. Non so come ha fatto il capitano e la squadra a tenerla per tutto quel tempo senza farsela scappare! Ginevra fa difficoltà a stare ferma per più di un minuto, ma quando viene allo stadio cambia, si trasforma, vi guarda, ride e si imbambola. Il calcio lo adora, vi adora“.
La lettera si conclude così: “Io da 23 anni vivo a L’Aquila e le mie figlie sono aquilane: tifo Catania, seguo la mia squadra da quando ero bambino e sono strafelice che mia figlia possa tifare ed essere felice per i colori della sua città. Questo è successo solo grazie a voi. Per noi genitori, vederla felice ci riempie di gioia e per questo ci tenevamo a ringraziarvi. Congratulazioni per la stagione fatta e in bocca al lupo per la prossima stagione a nome di Ginevra che, finché potrà, vi seguirà, vi sosterrà e tiferà sempre per voi e per i suoi colori e per la sua città!“.