Arbitro minacciato con una pistola: la clamorosa storia in U17
Post partita letteralmente infuocato quello avvenuto al termine di una sfida del campionato juniores in Sicilia, precisamente ad Avola. Prima una violenta rissa in campo tra i calciatori, poi l’inseguimento e le minacce verso l’arbitro. Succede tutto dopo la rocambolesca sfida Under 17 tra Virtus Avola e Rg di Siracusa, il risultato finale è un 2-2 che conta davvero nulla in considerazione di ciò che è accaduto a gara terminata.
Prima l’inseguimento, poi gli spari
Come detto, tutto ha inizio al termine della partita tra Virtus Avola e Rg, campionato siciliano U17.
Una volta fischiata la fine dei giochi (con il risultato finale di 2-2 e rissa finale tra calciatori), l’arbitro si sarebbe diretto verso la propria auto in modo da andare via. A quel punto però, il direttore di gara sarebbe stato inseguito da un gruppo di sostenitori della Virtus Avola. Inseguito, si arriva presto alle minacce. Una delle persone impegnate a inveire contro l’arbitro, estrae clamorosamente una pistola (arma successivamente scoperta a salve) e gliela punta contro, prima poi di sparare tre colpi in aria.
Vicenda clamorosa, che ha chiaramente scaturito tutte le indignazioni del caso. Per la società di casa arriva la condanna da parte del giudice sportivo: inflitta una multa da 1.000 euro a causa dell’aggressione e le minacce dei suoi sostenitori verso l’arbitro.
“Grande preoccupazione, episodio gravissimo”
Inevitabilmente arrivano anche le dichiarazioni del Presidente LND Sicilia, Sandro Morgana, che non nasconde la propria preoccupazione.
“Ad Avola è successo qualcosa di gravissimo, un episodio che va condannato. Sono addolorato, è inammissibile accada questo. Il calcio è tutta altra cosa…” – dichiara Morgana. Poi, prosegue il massimo dirigente: “Serve rispetto di tutti, di avversari, arbitro, ogni componente. Non voglio mai più vedere una cosa del genere, sono molto preoccupato.”
Infine, Sandro Morgana annuncia la sua immediata volontà di fare un esposto in procura, che vada a tutelare l’intero sistema calcio.
A cura di Marco Cavallaro