Ha dell’incredibile ciò che è successo in seconda categoria veneta. L’arbitro, tornato negli spogliatoi al termine dell’incontro, sbaglia a riportare il risultato sul referto, rischiando di falsare un intero campionato. La Figc regionale comunica che il risultato potrà essere cambiato solo se il direttore di gara ammette il proprio errore.
L’episodio è avvenuto lo scorso fine settimana, in Veneto. Ad andare in scena è Annonese – Europeo Cessalto partita di seconda categoria, terminata 2-2 agli occhi di giocatori e spettatori, non però a quelli dell’arbitro. Il direttore di gara, infatti, invece del pareggio,sul referto ha riportato il risultato di 1-3. C’è di più, lontani dal pensare che una situazione del genere fosse verificabile, come consuetudine i dirigenti di entrambe le squadre hanno firmato il documento, non accorgendosi dell’errore.
Solamente in un secondo momento l’Annonese si è accorta dell’errore, e immediatamente ha contattato l’AIA, senza ottenere risposta. Nonostante anche l’Europeo Cessalto, squadra alla quale è stata assegnata la vittoria, abbia confermato il risultato di 2-2, a far fede per le classifiche ufficiali resta il risultato (sbagliato) riportato dall’arbitro.
La Figc Regionale, interpellata dal Gazzettino, ha riconosciuto ufficialmente l’assurdità della situazione, un episodio che non ha precedenti, ma ha comunicato di avere le mani legate. Infatti, pur essendo paradossale, in casi del genere anche la Figc è impossibilitata ad agire. Stando alle normative è il referto arbitrale a far fede su tutto. L’unica possibilità affinché sia fatta giustizia consiste nell’ammissione dell’errore da parte dell’arbitro, che al momento tarda ad arrivare.
I dirigenti dell’Annonese hanno comunicato l’intenzione di tutelarsi in tutte le maniera disponibili, anche ricorrendo a gradi e ricorsi di alto livello, data la gravità dell’errore. Questo episodio va a creare un precedente importante nel campo della giustizia sportiva per quanto riguarda i dilettanti, ma non solo.
A cura di Lorenzo Vero