Baraldi e il progetto Qualiano: “Mi ispiro a De Laurentiis. Aruta? Un’idea di mia moglie”
Giocare a pallanuoto e, al contempo, investire nel calcio non è affatto una cosa semplice, una cosa per tutti. Fabio Baraldi, ex bronzo olimpico a Budapest 2014, ha però tutti gli ingredienti che servono alla causa: visione, passione ed entusiasmo. “Per me il calcio è una cosa seria che va fatta con professionalità e dedizione“, le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni. Dopo una breve esperienza a Varese, nel 2021 il centroboa di Carpi sceglie di portare il calcio a Qualiano, paese di 24mila abitanti nella periferia nord di Napoli. “Volevo creare un progetto da zero – racconta Baraldi – un qualcosa di mio: così è nato il Qualiano Calcio“.
Baraldi: “Progetto Qualiano ispirato al Napoli di De Laurentiis”
Ma da dove arriva il desiderio di un giocatore affermato di pallanuoto di investire nel mondo del calcio? Baraldi colloca la sua risposta in una città ed una squadra specifica: il Napoli. “Frequentavo assiduamente la società (dal 2013 al 2017 è stato giocatore della Canottieri Napoli, ndr) e mi hanno fatto venire questa voglia malata. La famiglia De Laurentiis è stata la mia ispirazione. Li stimo tantissimo perché hanno saputo fare impresa nello sport“.
Partiti dalla Seconda Categoria, arrivati in Prima e con l’obiettivo di raggiungere il salto in Promozione nella prossima stagione: “La nostra linea è conciliare i risultati sportivi con quelli aziendali per costruire qualcosa di solido e duraturo in maniera sostenibile. Per farlo mi avvalgo dell’aiuto di tante persone che mi sono vicine, dal mio partner Salvatore Rubino al segretario Andrea Ilardi“. Il sogno a lungo termine è portare il Qualiano in Serie D: “La città ha il potenziale per arrivarci, ma questo implica il coinvolgimento di tante parti. Ad oggi le istituzioni mi sembrano un po’ restie, hanno difficoltà a capire certi discorsi che a oggi sono alla base di un’impresa sportiva“.
Baraldi sull’ingaggio di Aruta: “Un pezzo di storia per la città”
Un’avventura quella del Qualiano Calcio di Fabio Baraldi che in appena due anni ha già portato diverse soddisfazioni. La più grande? L’ingaggio di Sossio Aruta. Una pazza idea nata dalla moglie del proprietario dei giallorossi: “A novembre la nostra punta titolare si è infortunata e ci serviva un attaccante – racconta Baraldi. Mia moglie in un giorno come un altro, a pranzo, scopre dai social che Sossio Aruta stava cercando squadra. Io lì per lì ho pensato «Ma va, ma che dobbiamo fare?». Poi, però, lo abbiamo contattato e in neanche quattro giorni abbiamo chiuso la trattativa“.
Una breve parentesi nella lunga carriera dell’attaccante ex Pescara e Tre Fiori. Qui a Qualiano però, difficilmente se la dimenticheranno: “Sarà sempre un motivo d’orgoglio il fatto che Sossio Aruta abbia giocato nel Qualiano Calcio, è un pezzo di storia per il club e per la città. Lui si è mostrato da subito entusiasta, una persona squisita che ci ha dato grande disponibilità. L’anno prossimo non giocherà più da noi, ma non possiamo fare altro che ringraziarlo“.