Barletta torna a sognare: quattordici vittorie consecutive e punteggio pieno
Tra le tante storie calcistiche che si susseguono in questi anni sicuramente c’è da menzionare quella di una società storica come il Barletta Calcio.
Nata nel 1922, la società pugliese può vantare un curriculum di tutto rispetto con quattro partecipazioni al campionato di Serie B tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 e ben 51 campionati tra i professionisti.
Numeri che di certo non rendono onore ad una squadra che ormai milita da sette anni nell’anonimato dell’Eccellenza pugliese e non riesce a risollevare le proprie sorti, o forse no.
Dopo la semifinale persa l’anno scorso contro il Corato dopo un ruolino di marcia post Covid fatto di sole vittorie ed un solo pareggio, il Barletta Calcio sta letteralmente dominando il Girone A di Eccellenza Puglia con ben 10 partite vinte su altrettante disputate, un ruolino di marcia impressionante se poi includiamo le quattro vittorie in Coppa Italia e il solo pareggio nella sempre difficile trasferta di Bisceglie.
L’arma vincente della squadra allenata dal casertano Francesco Farina è sicuramente l’attacco, con ben 35 gol fatti (una media di quasi quattro gol a partita) e soli 7 gol subiti, numeri che davvero fanno impressione e che fanno sognare una piazza dal forte sentimento calcistico come quella barlettana.
La rosa biancorossa è di tutto rispetto e vanta giocatori di altra categoria come il bomber Antonio Pignataro (già 9 gol segnati), Vito Lavopa, Massimo Pollidori, Sante Russo, Vito Morra, il portiere ex Molfetta Tucci e un parco Under davvero di qualità con tanti ragazzi del posto che stanno disputando una stagione fantastica e non fanno rimpiangere i Senior a gara in corso.
Il ritorno al Puttilli
Nonostante l’esorbitante inizio di stagione il problema in casa Barletta è sempre stato solo uno: la mancanza di un impianto di gioco regolamentare da 7 anni a questa parte nella propria città.
Ebbene sì, una città come Barletta non possiede uno stadio agibile visti i lavori di rifacimento dello storico Cosimo Puttilli ma si inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel. I lavori allo stadio sono prossimi alla conclusione e quindi da gennaio-febbraio 2022 i tifosi barlettani potranno tornare sui gradoni del nuovo Puttilli per spingere la squadra al tanto agognato salto di categoria. L’impianto potrà ospitare fino a 9000 spettatori, un lusso per l’Eccellenza.
Una notizia non di poco conto visto che il Barletta gioca ormai costantemente fuori casa e, dopo una sola parentesi di due anni al secondario impianto del Manzi-Chiapulin, ha sempre giocato le partite “casalinghe” sul sintetico del San Sabino di Canosa e continua a farlo tuttora.
La risposta dei barlettani, scottati da tanti anni di Eccellenza, non è mai mancata ma c’è grande attesa per il grande ritorno della squadra nel nuovo impianto cittadino.
Il Format per la promozione e il cammino in Coppa
Dopo ben 14 vittorie consecutive e quasi quattro gol di media, il Barletta è finalmente pronto per il salto in Serie D nonostante il format non proprio favorevole ufficializzato dalla LND Puglia che prevede uno spareggio tra le sole prime in classifica dei Gironi A e B Puglia con un’altra società storica come il Martina Franca che sta dominando tra il Salento e il tarantino.
Biancorossi che, dopo la faticosa vittoria per 1-2 sul neutro di Molfetta contro l’Audace Trinitapoli, arrivano con un vantaggio di 5 punti sul Corato (con una gara in meno) e ospiteranno proprio i neroverdi nella partita più attesa del Girone domenica 21 ottobre al “San Sabino” di Canosa.
Diventa quindi fondamentale anche il cammino in Coppa Italia per i biancorossi che sono davanti ad un triangolare in cui sono già primi dopo il 5-1 al San Severo e che attenderanno il Corato nella probabile terza giornata delicatissima per il passaggio alla finale.