Una sfida Europea per il Brera, squadra che milita nel girone M di Prima Categoria. Stasera i milanesi scenderanno in campo per la sfida di ritorno del Fenix Trophy contro i polacchi dello AKS ZLY. All’andata com’era andata? Prima facciamo un piccolo passo indietro. Questo torneo è una competizione riconosciuta dall’UEFA che viene considerata come la “Champions League” dei Dilettanti. Il Fenix Trophy, ha lo scopo di unire diversi club dilettantistici europei e della Gran Bretagna, e permette loro di disputare una sorta di Champions League, simile a quella dei professionistici.
Simili in quasi tutto e per tutto alla massima competizione europea, le otto partecipanti al torneo compongono due gironi. Le gare saranno in totale sei: tre d’andata e tre di ritorno. Ma chi partecipa al Fenix Trophy, che ricordiamo è stato ideato proprio dal Brera? Due squadre italiane, il Brera e l’As Lodigiani, poi troviamo i Prague Raptors FC della Repubblica Ceca e gli spagnoli del CD Cuenca-Mestallistes 1925. Un salto in Olanda e Polonia con l’Afc Dws e l’Aks Zly, per poi concludere con gli inglesi dell’Fc United of Manchester.
Dopo la fase a gironi, che si dovrebbe concludere a maggio, ci sarà la finalissima a Rimini l’11 e il 12 giugno. In questa final Eight si riuniranno tutti i club e si sfideranno prime contro prime, seconde contro seconde e via dicendo così da formare una classifica, o meglio, una graduatoria finale. L’obiettivo? Making friends, come dice lo stesso slogan, e perché no, magari farla diventare una competizione annuale.
Nell’ultima gara del Fenix Trophy, in un’Arena Civica completamente piena, i ragazzi del Brera avevano affrontato gli inglesi dell’Fc United of Manchester subendo una sconfitta. Questa sera, invece, alle 20.30 affronteranno nuovamente i polacchi dell’ASK Zly. Nella gara di andata a Varsavia i neroverdi avevano vinto per 2-1 grazie alla doppietta di Karim Abo El Ata e chissà che questa sera, davanti al proprio pubblico, non possano conquistare nuovamente una vittoria. Lo scopo è uno solo: divertirsi e festeggiare insieme agli avversari alla fine della partita.
A cura di Morgana Corti