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Non solo Juventus e Lazio: una nuova società entra in borsa

Brera Nasdaq

Con Inter e Milan alle prese con giorni difficili dati dai risultati sul campo e da intricate vicissitudini societarie, fa parlare di sé anche il Brera, la terza squadra della città di Milan: come riporta MF-Milano e Finanza, la società neroverde approderà addirittura nella borsa di Wall Street.

Il debutto sul Nasdaq prevede una raccolta di risorse che dovrebbe superare gli 8 milioni di dollari. I proventi, verranno sì reinvestiti nel calcio, ma non direttamente nella campagna acquisti del Brera, al momento impegnato in Seconda Categoria lombarda. L’obiettivo concreto è quello di intavolare trattative per l’acquisizione di altri club e portarli alla ribalta.  

Il Brera sbarca sul Nasdaq, cosa prevede il progetto

Il Brera, piccola società milanese militante in Seconda Categoria, compie quest’oggi un passo storico nel mondo dell’economia, debuttando sul Nasdaq in Borsa. Seguirà un sentiero già tracciato in Italia da Juventus e Lazio, facendo il suo esordio a Wall Street. I proventi degli investimenti non andranno infatti a potenziare la rosa del Brera, ma a finanziare l’acquisto di altri club ed espandere il marchio ‘Brera’ in tutto il mondo. L’obiettivo è ora quello di raccogliere 8 milioni di euro per finanziare l’attività della società.

Il progetto finale prevede che le società acquisite vadano a confluire nel gruppo di diritto irlandese Brera Holdings, capeggiato dal fondatore e responsabile delle strategie Alessandro Aleotti. Insieme a lui il proprietario di SWG, Adrio De Carolis, il noto giornalista Christian Rocca, il calciatore Goran Pandev ed il miliardario americano Christopher Gardner. Quest’ultimo era il protagonista della storia raccontata dal film ‘La Ricerca della Felicità’, diretto da Gabriele Muccino ed interpretato da Will Smith.

Il piano della Brera Holdings in Borsa

Stando al prospetto di IPO – Offerta Pubblica Iniziale – presentato in Borsa, la Brera Holdings ha già chiari i suoi piani. La società di Dublino ha già avviato trattative per comprare l’Akademjia Pandev, club della massima divisione macedone e molto vicino all’ex Lazio e Inter. Questa, una volta acquisita, cambierà denominazione in Brera Macedonia.

A buon punto anche i dialoghi con una società della ‘Serie B’ del Mozambico e con altre del Gambia Non solo, il gruppo irlandese sarebbe in procinto di ottenere la gestione per cinque anni di una società di terza divisione argentina. Questa disporrebbe di uno stadio da addirittura 35.000 posti a sedere.

Il diktat della holding è quello di acquisire società e calciatori minori a buon mercato e farli crescere fino a concederli una vetrina più prestigiosa. Un modus operandi già varato da diverse realtà nel mondo del calcio, il quale permette, tramite buoni risultati sportivi, di rientrare rapidamente nell’investimento.

Modello – stile Red Bull per intenderci – non condiviso però dallo stesso Aleotti che in passato così ne aveva parlato a Il Fatto Quotidiano: “Il nostro è un progetto in piccolo, non vogliamo toccare club storici e non vogliamo assolutamente essere come la Red Bull, troppo violenta nei suoi cambiamenti”.