Ci troviamo a Racale, dove Fernando Gauvara, difensore italo argentino di 23 anni dell’Atletico Racale, è infortunato dal 25 settembre a causa di una frattura alla clavicola. Cosa c’è di strano? Dall’ormai lontano 25 settembre ad oggi è ancora sul letto dell’ospedale in attesa dell’intervento chirurgico.
Forse la svolta potrebbe essere arrivata. Infatti i medici hanno riferito al calciatore che l’operazione verrà fatta questo lunedì 10 ottobre. Il problema è che anche la scorsa settimana hanno dichiarato la stessa cosa. A rendere nota e pubblica questa surreale situazione è il presidente del club che milita in promozione, Francesco Cimino, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni a La Gazzetta del Mezzogiorno. L’infortunio è avvenuto nella trasferta di Gallipoli, ma il presidente ha affermato che: “A Gallipoli non c’era posto, come pure a Lecce. Dopo una serie di chiamate siamo riusciti a ricoverarlo nell’ospedale Ferrari di Casarano“.
E’ il 28 settembre ed il difensore, ricoverato nel reparto di ortopedia, si sarebbe dovuto operare a breve, ma così non è stato: “Non so più cosa pensare – esclama il patron Ciminio – so solo che questo ragazzo sta male, ha la spalla gonfia e dolorante e mi implora di riportarlo a casa. La famiglia è in Argentina, e pensa che abbiamo abbandonato il figlio al suo destino, ma non è così, io non so più cosa fare“. Il presidente ha spiegato la faccenda anche all’assessore regionale, il quale avrebbe poi riferito l’accaduto anche al commissario straordinario dell’Asl, ma la situazione è rimasta invariata.
Gauvara, difensore di 23 anni, ha lasciato tutta la sua famiglia in Argentina, e ancora oggi non riesce a credere ciò che gli è successo. Ma la svolta dovrebbe essere arrivata, e lo annuncia proprio Gauvara: “Sono venuti i dottori -spiega – e mi hanno detto che lunedì mi operano. È un incubo che finisce“. Il difensore continua dicendo che: “L’avventura in Italia è iniziata male– riesce a scherzare – ma non mi arrendo, resterò qui in Italia malgrado tutto. Mamma e papà sono preoccupati, ma io cerco di rassicurarli, gli dico che sto bene e che sono tranquillo“. Questa vicenda ovviamente non finirà qui. Ciminio ha già fatto causa al Tribunale per i diritti del malato e ha inoltrato tutta la documentazione in suo possesso, ben deciso a portare avanti quella che considera una battaglia di civiltà.