La rinascita del nuovo Campobasso “americano”: dal fallimento al dominio in Eccellenza | FOCUS
“Il mio è stato un gesto di amore nei confronti di una piazza che è stata ferita e tradita“: esordì così Matt Rizzetta, presidente del Campobasso, quando a settembre decise di investire sul club molisano. Un progetto pluriennale, con l’ambizione di arrivare in Lega Pro in due anni. Primo step? Vincere il campionato d’Eccellenza, categoria dalla quale è ripartito il Campobasso dopo il fallimento in Serie C. E fin qui le aspettative sono state rispettate. 63 punti in classifica, prima posizione, +5 sull’Isernia secondo, ma soprattutto tutte vittorie e una sola sconfitta (quella contro l’Aurora Alto Casertano alla decima giornata). I molisani, inoltre, giocheranno anche i quarti di finale della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti dopo la vittoria nella fase regionale.
Il Campobasso ha fame e voglia di tornare subito grande grazie a un progetto ambizioso del nuovo presidente americano. L’obiettivo? Espandere il brand del club in tutto il mondo. “Questo diventerà un grande club”, dichiarò Rizzetta, che fin qui non ha deluso le aspettative. A conferma della volontà d’espansione del brand, anche un “curioso” evento avvenuto a novembre: Kelly Ripa e Mark Consuelos, due famosi attori, produttori e doppiatori americani, sono entrati ufficialmente con il ruolo di soci acquistando quote della società.
Campobasso, i numeri in campionato della squadra di Rizzetta
Un percorso quasi netto quello del Campobasso, che ha vinto 21 delle 22 partite giocate. L’unico “neo” di una stagione quasi perfetta è quella contro l’Aurora Alto Casertano (terzo in classifica) alla decima giornata per 3-0. Uno scivolone che non cancella comunque l’ottima stagione della squadra di Giuseppe Di Meo, che fissa sempre più l’obiettivo della promozione in Serie D per poi tentare il doppio salto già il prossimo anno. 63 punti ottenuti, 102 gol fatti e soltanto 8 subiti, per distacco miglior attacco e miglior difesa del torneo. La squadra molisana sembra davvero quasi fare un campionato a parte, ma l’Isernia non molla e rimane lì, a cinque punti di distacco.
Otto giornate alla fine, un obiettivo da conquistare e un vantaggio quantomeno da mantenere: il Campobasso non vuole mollare la presa e conquistare l’aritmetica promozione prima possibile, con il focus già sulla prossima sfida contro il Campomarino.
Campobasso, i giocatori chiave
Una rosa molto giovane (età media di 24.7 anni), ma con il giusto mix tra esperienza e giovinezza. Perché per vincere campionati come quello di Eccellenza – che per quanto possa sembrare facile, non lo è mai – servono anche e soprattutto calciatori abituati a farlo. Un nome su tutti è quello di Francesco Ripa, che tra Serie D e C ha segnato quasi 200 gol in carriera. Ripa – 38 anni a novembre – sta trascinando il Campobasso con i suoi 18 gol in campionato. Con lui, però, anche due giovani in doppia cifra: Andrea Lombarii, classe 2004 cresciuto nel Campobasso tra i pro, autore di 17 gol e Davide Fruscella, classe 2003 e autore di 14 gol fin qui.
C’è anche un altro giocatore che ha accettato di scendere di categoria per amore della maglia. Parliamo di Nicola Vanzan, difensore (ma spesso impiegato come esterno alto) nato nel 1999 e autore di ben 11 gol. Questi sono soltanto alcuni dei giocatori più prolifici del Campobasso di Rizzetta, che in campo però può contare anche sull’esperienza di gente come Albino Fazio, Ioio, Cavallini. Insomma, i presupposti per un progetto ambizioso ci sono tutti. Una società forte e innovativa, una piazza che ha ritrovato entusiasmo, un allenatore con le idee chiare e un mix perfetto di spensieratezza ed esperienza. Dal fallimento alla rinascita: il Campobasso “parla americano e “americano” è pronto a tornare grande.
A cura di Domenico Cannizzaro