Campobasso, il patron americano Rizzetta: “Progetto internazionale, questo diventerà un grande club”
Spiccato accento americano, grande determinazione e idee chiare. “Il mio è stato un gesto di amore nei confronti di una piazza che è stata ferita e tradita“. Si riparte. E non era per nulla scontato dopo la delusione per l’inattesa esclusione dal campionato di Serie C. Campobasso torna a sperare grazie a Matt Rizzetta. L’imprenditore italo americano, già socio di minoranza nella vecchia società, ha rilevato il Campobasso 1919, fino a pochi giorni fa secondo club della città. “Questa piazza ha potenzialità importanti e vogliamo sviluppare un brand internazionale“, racconta a seried24.com.
I tifosi sembrano tutti con Rizzetta. C’è entusiasmo anche perché la città ha rischiato seriamente di perdere completamente il calcio. Da tutte le categorie: “E’ vero, la vecchia società si era intestardita con i ricorsi dopo l’esclusione dalla C. Ne avremo persi 5 o 6, ho perso anche il conto. E questo ci ha fatto solo danno perché abbiamo perso tempo e la possibilità di ripartire dalla D“. Analisi perfetta. Esattamente l’aspetto che mettemmo in evidenza anche sul nostro giornale un mese fa. Adesso, però, si guarda avanti.
“CAMPOBASSO E’ UN BRAND INTERNAZIONALE, ABBIAMO UN MILIONE DI TIFOSI ALL’ESTERO”
“Questa piazza ha potenzialità enormi“, spiega ancora Matt Rizzetta, “ci sono oltre un milione di molisani all’estero, tantissimi anche qui da me negli Stati Uniti o in Canada e noi vogliamo raggiungere anche loro con progetti e iniziative. Campobasso rappresenta un’intera regione. Ricordo quando due anni fa abbiamo vinto il campionato di D. Con noi festeggiò tutto il Molise. Ho detto ai nostri collaboratori di guardare oltre la categoria. Siamo in Eccellenza ma dobbiamo pensare come professionisti di Serie A. Facciamo in modo che il disastro della scorsa estate diventi un’opportunità. Ho visto gente piangere, soffrire. Ecco, sono loro che mi hanno dato la forza per ripartire. Questo è un popolo che mangia e beve calcio.”
Insomma Rizzetta non si nasconde: “Non voglio pormi limiti. Potevo investire in altre piazze o in altre aziende. Invece ho fatto forse la scelta più difficile e più affascinante. Abbiamo ingaggiato staff dirigenziale, allenatore e giocatori in una settimana ma sono molto contento del team che abbiamo fatto“.
NUOVA SINERGIA CON L’ASCOLI: “ABBIAMO RINFORZATO LA NOSTRA PARTECIPAZIONE NEL CLUB”
Ma Matt Rizzeta conosce molto bene il calcio italiano e sta facendo qualcosa di importante anche ad Ascoli: “Abbiamo rinforzato anche la nostra partecipazione nell’Ascoli nelle ultime settimane, sia sul piano societario che della sponsorizzazione. E voglio ringraziare soprattutto Max Pulcinelli ma anche la famiglia Passeri e i fratelli D’Alessandro che ci hanno supportato anche nel progetto Campobasso. Per me il calcio non è un investimento dal quale devi attendere un ritorno economico ma una missione sociale. Campobasso tornerà a splendere. Presto, molto presto“.
A cura di Fabrizio Caianiello