Campobasso, Rizzetta a SerieD24 Talk: “Qui ho trovato una famiglia, presto il nome del nuovo allenatore”
Torna “SerieD24 Talk”, la nuova trasmissione a cura della redazione di SerieD24. Ospite dell’undicesima puntata Matt Rizzetta, presidente del Campobasso. Curiosità sulla squadra neopromossa in Serie D, analisi sul campionato appena concluso e obiettivi a lungo termine: questi i temi principali dell’intervista. A condurre la diretta Fabrizio Caianiello e Domenico Cannizzaro.
L’imprenditore statunitense è diventato socio della seconda squadra cittadina lo scorso settembre. Coronata una stagione da record con la promozione in Serie D, Rizzetta non si pone limiti. Programmazione la sua parola chiave, attraverso la quale il Campobasso sogna un futuro colmo di soddisfazioni. Tra toto-allenatore e progetto stadio, Rizzetta non vede l’ora di cimentarsi col massimo campionato dilettantistico.
Corsa contro il tempo e lieto fine, la stagione del Campobasso di Rizzetta
“Noi eravamo costretti a fare tutto in fretta, abbiamo acquisito il titolo del Campobasso a settembre e avevamo pochissimi giorni per programmare senza un mister, un direttore sportivo e un direttore generale. Ci abbiamo messo tanto cuore e tanta passione in questo progetto. Dopo la vittoria del campionato mi sono concesso un momento di gioia, è stata una grandissima impresa.
Siamo già con la testa al prossimo campionato per tornare in Serie C. Abbiamo giocato 30 partite e vinte 20, con l’aggiunta della finale di Coppa. Abbiamo sofferto fino alla fine, questo è merito soprattutto dell’Isernia che ha fatto un super campionato. Ci hanno messo veramente in difficoltà. Sarebbe stato bello iniziare a programmare prima, ma è bello anche soffrire fino alla fine“ .
Il Campobasso oltreconfine con Rizzetta
“Io ho sempre visto grande potenzialità nel Campobasso, anche a livello internazionale. Se analizziamo la piazza c’è un seguito enorme, anche all’estero. Abbiamo un buonissimo bacino d’utenza. Lo vedo come un progetto sociale che può andare anche al di fuori del rettangolo di gioco.
Abbiamo voglia di modernizzare il Campobasso rispettando il glorioso passato. Ogni mossa che facciamo cerchiamo di farla nel rispetto del passato. Abbiamo appena concordato con un’azienda americana i diritti per il nome dello stadio”.
La questione stadio
“Abbiamo appena concordato con un’azienda americana i diritti per il nome dello stadio. Questo sarà brandizzato. Siamo una delle pochissime squadre italiane con uno sponsor internazionale dietro lo stadio. La proprietà dell’impianto resta nelle mani del Comune, ma abbiamo il diritto di comprarlo. Ci stiamo pensando, sarebbe importante per la città e per tutto il Molise. Vogliamo trasformarlo per rappresentare i molisani nel mondo. Sicuro verranno apportati miglioramenti all’impianto.
Noi siamo soci di minoranza nell’Ascoli e abbiamo ottimi rapporti con la società. Vedrete una sinergia importante a partire da quest’anno. Anni fa abbiamo valutato tante altre squadre, ma ho raggiunto questa ipotesi che acquisendo Campobasso potessimo costruire qualcosa di speciale. Io sono felice di poter fare affidamento su partner importanti. La partnership con Adidas è un’impresa che in Italia pochi possono vantare. Abbiamo già concordato con marchi Italiani come Molisana ad esempio che vogliono sostenerci anche in ottica di un’espansione sul mercato estero. Per tutto il nostro gruppo questo progetto non è solo sportivo ma soprattutto sociale. Fare un’impresa sportiva forse è facile, farla sociale è veramente difficile“.
I progetti futuri
“Sei ore dopo la vittoria del campionato il mio messaggio era che siamo già in ottica ‘-34’, i risultati sportivi non sono scontati ma noi cerchiamo sempre di mettere in campo il meglio. Vogliamo creare un progetto sostenibile e importante. I risultati sono purtroppo imprevedibili, cercheremo di puntare in alto con programmazione. Quando abbiamo iniziato questo progetto tutti avevano paura di farlo in Eccellenza. Il direttore sportivo De Filippis ha guadagnato tutta la nostra fiducia allestendo una squadra di prim’ordine. Abbiamo deciso di continuare questo progetto con lui, un top nel suo ruolo.
Un passo alla volta, prima la C poi vedremo. La programmazione procede bene anche a livello economico, non ci poniamo limiti per il futuro. Posso assicurare che non siamo venuti a Campobasso per fare l’Eccellenza, la Serie D o la C. In tanti mi dicono che sono un presidente moderno, è vero ma con tutto il rispetto io conosco la storia e la tifoseria del Campobasso più di altri. Sono un uomo che rispetta il passato, senza la tradizione non si va da nessuna parte”.
Il prossimo allenatore
“Speriamo di poterlo annunciare nelle prossime 24 o 48 ore. L’abbiamo però individuato. Non servono necessariamente nomi blasonati, ma serve chi ci faccia vincere il campionato. Sento dire in giro che cerchiamo un allenatore che parli inglese, ma nulla di tutto ciò è vero. Ferraro? Abbiamo valutato tanti profili. Ferrato ha fatto un grande lavoro a Catania ed è un grandissimo tecnico.
La piazza merita un mister vincente e che proponga un calcio divertente e moderno. Prediligo una mentalità offensiva. Danucci? Subito dopo la vittoria del campionato abbiamo creato una lista e il suo nome era presente. La difficoltà è studiare tutti i profili; in tanti vorrebbero venire a Campobasso e far parte di questo progetto. Farina tra i candidati? Anche lui qui a Campobasso ha lasciato il segno e a Barletta ha fatto un lavoro eccellente”.