Da alcune giornate mancava solo l’ufficialità e adesso è arrivata: il Canicattì vince il girone A di Eccellenza Sicilia ed è in Serie D! Decisiva la vittoria per 4-1 contro l’Unitas Sciacca, che al primo tempo era anche passato in vantaggio. Con questa vittoria il Canicattì vola a +11 sull’Akragas (che ieri non ha giocato sul campo della Parmonval, ma aveva già una partita in più) e con sole tre partite da giocare per gli agrigentini, c’è l’aritmetica certezza della promozione in Serie D.
Il Canicattì torna nel massimo campionato dilettantistico dopo ben 27 anni dall’ultima volta: una soddisfazione per la città e per l’intera società, che ha giocato un campionato impeccabile.
Clima di festa al “Saraceno” di Ravanusa, dove tantissimi tifosi hanno partecipato alla sfida che ha decretato la promozione della squadra di Lillo Bonfatto. Il match non inizia però con il piede giusto, visto che a passare in vantaggio è lo Sciacca con Messina. La reazione del Canicattì è però immediata, con il giovane Iezzi (’01) che pareggia i conti al 22′ su assist del solito Benny Iraci. Ed è da lì che comincia lo show dell’esterno del Canicattì: prima al 30′ realizza un calcio di rigore (nell’occasione espulso anche Salvucci dello Sciacca), poi al 41′ sigla la doppietta personale al termine di un’azione spettacolare.
Nel secondo tempo sarà pura accademia della squadra biancorossa, che al 50′ approfitta di un altro rigore per portarsi sul 4-1: a realizzarlo questa volta è David Gueye. La squadra di Bonfatto in seguito gestisce al meglio la gara, sfiorando più volte la quinta rete e al fischio finale può scatenare la festa davanti ai propri tifosi.
21 vittorie, 4 pareggi e soltanto due sconfitte, miglior attacco (63) e miglior difesa (14) del girone. I numeri sono chiari: la squadra agrigentina ha letteralmente dominato il campionato. Un cammino netto quello della squadra allenata da Lillo Bonfatto, all’esordio da allenatore in Eccellenza. Le uniche due sbavature sono arrivate al girone d’andata: la sconfitta interna contro il Castellammare e quella ad Agrigento contro l’Akragas per 2-0.
Da quel momento, il Canicattì ha ottenuto 14 vittorie e 2 pareggi in 16 partite giocate. Di certo la rosa è di tutto rispetto: oltre al già citato Iraci (capocannoniere con 15 gol), nel Canicattì gioca gente d’esperienza come i due centrali – Raimondi e Pettinato, specialisti del campionato d’Eccellenza siciliana- ma anche Desiderio Garufo (ex Trapani in Serie B), Santo Privitera, il capitano Giuseppe Tedesco, Chris Gueye (10 gol) e altri “grandi” d’esperienza. A completare il tutto, ci sono ottimi under: Giuseppe Iezzi (9 gol), Morana e il portiere Barbagallo per citarne tre.
Da sottolineare che il Canicattì non ha mai giocato “in casa” in stagione: già da un po’ di tempo la squadra biancorossa non gioca al “Carlotta Bordonaro” di Canicattì, dove il terreno di gioco in terra battuta penalizzerebbe e non poco una squadra tecnica. La squadra del presidente Licata infatti ha giocato o a San Cataldo (non proprio comodissimo per i tifosi) o a Ravanusa, ma spesso a porte chiuse. Solo nelle ultime giornate il Canicattì ha potuto gioire insieme ai propri sostenitori. Con ogni probabilità, la Serie D verrà giocata sempre al “Saraceno” di Ravanusa, distante pochi km da Canicattì.
A cura di Domenico Cannizzaro