Castel di Sangro, dal ‘miracolo’ alle difficoltà in Eccellenza
Gioca attualmente in Eccellenza molisana il Castel di Sangro, squadra capace a fine anni Novanta di una incredibile cavalcata che l’ha condotta dai campionati regionali abruzzesi fino alla Serie B. Dopo 19 campionati disputati tra professionisti e non, i giallorossi sono andati incontro a numerose vicissitudini tramutatesi poi in ben due fallimenti societari (2005 e 2012). Rinata nel 2012 con il nome di ASD Castel di Sangro CEP 1953, la squadra continua a navigare nel dilettantismo molisano, preferito a quello abruzzese per una questione economica. Anche l’approccio nella stagione corrente non è stato granché: quattro sconfitte su quattro tra cui addirittura un ko a tavolino. Pesante nella giornata di ieri la debacle esterna contro l’Isernia (9-0).
Castel di Sangro, piccolo comune alla ribalta
Fondato nel lontano 1953, l’anno clou della storia del Castel di Sangro è però il 1996. Infatti i giallorossi si resero protagonisti di una memorabile scalata partita dal dilettantismo abruzzese fino ad arrivare alla Serie B. Divenne così solo la terza squadra abruzzese dopo le più blasonate Pescara e L’Aquila ad approdare in B. La vera e propria impresa sta nel fatto che Castel di Sangro è un piccolissimo comune in provincia di L’Aquila ed in quel periodo contava poco più di 5.000 abitanti. Non a caso è il più piccolo centro d’Italia ad aver mai disputato la cadetteria.
La militanza del Castello in B è durata due stagioni (1996-97 e 1997-98) alquanto travagliate, soprattutto in seguito a fatti tragici accaduti extra-campo. Dalla morte dei calciatori Filippo Biondi e Danilo Di Vincenzo per incidente stradale, fino ad un arresto all’interno della rosa per concorso in traffico di droga. Nonostante le difficoltà, i giallorossi riuscirono ad ottenere un’insperata salvezza con una giornata d’anticipo grazie al successo nel derby contro il Pescara.
La storia del Castel di Sangro diventa un libro
La favola del Castello suscitò molta attenzione mediatica, ma mai nessuno avrebbe pensato che sarebbe addirittura finita in copertina. Infatti un noto scrittore americano, Joe McGinnis, trovatosi in Italia per intervistare un calciatore del Padova, ammagliato decise di seguire il Castel di Sangro per l’intera stagione. Ne uscì fuori addirittura un libro, intitolato ‘Il miracolo di Castel di Sangro’ e pubblicato nel 2001.
Dalla sfida all’Inter alle prime difficoltà
Retrocesso in C1 nel 1998, il Presidente Gravina affida la panchina ad Antonio Sala e la squadra staziona subito nella parte alta della classifica. Da segnalare in questo periodo anche il gol di un giovane Vincenzo Iaquinta. Memorabile in quell’annata fu la cavalcata in Coppa Italia dei sangrini, terminata contro l’Inter dopo aver venduto cara la pelle sia al Meazza (1-0) che tra le mura amiche (1-1 allo scadere con un discusso rigore di Djorkaeff). Da quel momento comincia un ping pong di retrocessioni e ripescaggi tra C1, C2 e Serie D fino al 2005, anno in cui la società (passata da Gravina ad una cordata d’imprenditori) fallisce per la prima volta chiudendo l’epopea d’oro del calcio sangrino.
Dai tentativi di rinascita alla radiazione
Ripartita dal campionato di Promozione – per meriti sportivi – con il nome di ASD Pro Castel di Sangro, la squadra giallorossa torna dopo due stagioni appena in Eccellenza, mancando però il passo decisivo verso la D. Dopo una serie di cocenti delusioni nei play-off, il Castello paga la settima sconfitta consecutiva ai play-out nel 2011-2012 tornando nuovamente in Promozione. Qui nell’estate del 2012 il club va incontro al secondo fallimento. Dopo 60 anni di storia il Castel di Sangro non si iscrive al campionato venendo radiato dalla FIGC.
Il Castel di Sangro CEP e le difficoltà in questo campionato
All’indomani della scomparsa della vecchia società, a Castel di Sangro è nata una nuova società con il nome di Castel di Sangro CEP 1953. La squadra ha optato per l’iscrizione ai tornei molisani rispetto a quelli abruzzesi per contenere i costi. Al momento milita in Eccellenza, ma l’inizio di campionato ha riaperto vecchie paure nel cuore dei tifosi sangrini. La squadra di Claudio Bonomi è attualmente ultima in campionato con 0 punti in quattro giornate e con numerose goleade al seguito. In realtà un punto l’ha anche ottenuto (1-1 con il Bojano all’esordio), ma il Giudice Sportivo Territoriale ha inflitto lo 0-3 a tavolino contro i giallorossi, rei di aver tesserato quattro nuovi giocatori il giorno della partita, violando così il regolamento che ne permette l’utilizzo solo dal giorno successivo al tesseramento.
Contro il Castello in gol anche contro un ex Napoli
Nella disastrosa uscita di ieri contro il Città di Isernia in campionato (9-0) il Castel di Sangro ha anche subito una tripletta da un ex calciatore del Napoli. Stiamo parlando di Antonio Negro, ex stella della Primavera partenopea ai tempi di Maurizio Sarri in panchina.
Dopo i 22 gol e 4 assist in quell’annata tra campionato e Youth League, il ragazzo di Marcianise era addirittura vicino alla prima convocazione con Gonzalo Higuain e compagni. Il suo momento non è però mai arrivato ed ora cerca riscatto in una società ambiziosa come il Città di Isernia (prima ha giocato anche in Lega Pro e soprattutto Serie D). 24 anni, la parola fine ai sogni non può ancora esser messa.