Castellana, l’allenatore annuncia: “Mi dimetto, non tutelato dalla società”

E’ grande caos a Castellana dopo la partita vinta contro il Noicattaro grazie ad un gol fantasma che ha costretto l’allenatore a dimettersi. Nell’ultimo turno di Prima Categoria, la formazione barese non si è presentata in casa contro il Crispiano, perdendo a tavolino 3-0. Scelta forte della squadra che ha preferito non scendere in campo e dare la vittoria agli avversari.

Davide Cassano, subito dopo l’accaduto ha emesso un comunicato confermando le dimissioni date già alcuni giorni fa.

Il lungo comunicato dell’allenatore del Castellana

Con un lungo comunicato, Davide Cassano, allenatore del Castellana, ha esternato tutta la propria delusione dopo l’accaduto:

“Ho atteso qualche giorno prima di dire la mia versione dei fatti, evitando di pubblicare qualunque cosa su piattaforme o testate. Dopo aver aspettato qualche giorno, essere rimasto in silenzio e aver fatto parlare la società ASD Castellana, i miei giocatori ed ex compagni di squadra, è giusto che anche io mi faccia avanti.

L’8 gennaio si è tenuta la partita Noicattaro-Castellana, la mia prima partita ufficiale da allenatore di una squadra di calcio. Al 18’ minuto del primo tempo, è stato convalidato all’ASD Castellana un goal non valido, ma che, in un primo momento, né a me, né ai miei giocatori, né tantomeno alla dirigenza presente sul campo e fuori, sembrava fosse irregolare, come testimoniato dalle nostre esultanze. Dopo qualche
minuto di parapiglia e confusione generale, il capitano si è rivolto a me chiedendomi cosa dovesse fare, alla luce della rete chiaramente mai realizzata. Senza esitazione, gli ho detto che fosse giusto far segnare il Noicattaro; dopo qualche altro minuto, lo stesso giocatore è venuto a chiedermi una conferma definitiva. Rivolgendomi alla dirigenza della squadra ho ricevuto dal direttore sportivo e dal vicepresidente due risposte contrastanti sulla scelta di fair play concordata prima da me e dai miei ragazzi. Per questo motivo, ho dovuto dire, al mio capitano di cambiare la decisione e di continuare regolarmente la partita”.

L’allenatore al Castellana: “Volevamo rigiocarla ma la società non ha voluto”

Davide Cassano ha poi continuato a parlare del post gara, segnalando la voglia dei ragazzi di rigiocare la partita:

“A fine gara, a mente molto più lucida, la reazione istintiva da parte di tutti noi è stata quella di chiedere alla nostra società di far rigiocare la partita. Interfacciandosi con gli enti competenti, abbiamo emesso un comunicato che ribadisse questa scelta.
Nella serata di domenica, è stato emesso un comunicato da parte della società ASD Castellana a mio parere poco consono e deprecabile. Attribuivano ai miei ragazzi tutte le colpe in un inutile ‘scarica barile'”.

Cassano punge la società

L’ormai ex allenatore ci tiene a rimarcare alcuni aspetti inerenti al Castellana:

“Nei giorni seguenti la gara, sono usciti altri comunicati e interviste, tutti accomunati dal voler salvare la faccia alla dirigenza e alla società. Sarò chiarissimo: io e i miei ragazzi non ci siamo sentiti
minimamente tutelati dalla società! Lasciati in pasto ad avvoltoi e leoni da tastiera, i miei calciatori hanno preferito non rimanere in silenzio e dire la loro su tutto l’accaduto con un comunicato.
Intendo assumermi la responsabilità per aver avuto quell’attimo di titubanza nel chiedere ai miei “superiori” cosa dovessi fare in quell’assurdo momento e per aver cambiato la decisione presa inizialmente. Non vuole essere una giustificazione, ma trovarsi a soli 25 anni a vivere con i grandi la prima panchina della carriera non è semplice”.

Infine le dimissioni di Cassano e il “consiglio” di ritirare la squadra

Nella chiosa finale, l’allenatore del Castellana ha rassegnato le dimissioni dando un consiglio alla società:

“La soluzione migliore, e anche la più drastica, secondo me è quella di ritirare la squadra dal campionato. Siamo consapevoli di aver sbagliato tutti quanti in egual misura, perché nessuno di noi ha avuto il coraggio di fare un passo in più dell’altro. Ognuno di noi deve essere pronto ad assumersi la stessa fetta di colpa. Un gesto drastico come quello di ritirare la squadra dal campionat, non ci toglierà mai una macchia indelebile che porteremo per tutta la vita. Sarebbe un modo per far capire a chi massacra e critica che siamo consci del nostro errore. Non abbiamo avuto semplicemente il coraggio e la freddezza in quel momento di prendere una decisione ovvia. Io in primis per dare un segnale a tutti quanti devo farmi da parte.

Alla società Noicattaro, la vera parte lesa in tutta questa situazione, vorrei porgere le mie più sentite scuse. Vi chiedo non di perdonare o comprendere il nostro errore, ma semplicemente accettare il fatto che ognuno di noi ha capito di aver sbagliato”.

La critica alla società e le dimissioni


“Alla società ASD Castellana e a tutti i dirigenti che compongono l’organigramma societario, dico solo che qualcuno tanti anni fa disse “non giocare per il nome che porti dietro la maglia, ma per quello che
porti avanti”. Io e i giocatori lo abbiamo sempre fatto, anteponendo l’orgoglio di far parte di questa società ai traguardi personali. Abbiamo cercato di metterci la faccia quando c’è stato bisogno e dato sempre il meglio in tutte le partite. Ciò che è successo domenica poteva essere sicuramente gestito da me e dalla mia squadra in maniera diversa, ma anche da parte vostra. Ci ha fatto male essere stati descritti come “ragazzini” o “inesperti”. Se fossimo stati tali, non vi avremmo chiesto la sera stessa di cercare di riparare a quello che avevamo fatto. La cosa che a me fa più rabbia è che, come ogni domenica su qualsiasi campo abbiamo lottato per il nome che c’è davanti la maglia. Siamo stati lasciati in balia delle onde, nel tentativo maldestro di salvare la storia e l’onore della società senza pensare a chi ha sempre lottato per questi colori.

Non mi sento più in dovere di dover lottare per questa società e per questi colori e rassegno le mie dimissioni immediate, peraltro già annunciate la sera stessa della partita”.

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Redazione