“Ho rinunciato perché non c’erano i presupposti per entrare. Non volevo fare figuracce con Catania città e con i tifosi”. Esordisce così Riccardo Gaucci ai microfoni dell’edizione locale de “La Gazzetta dello Sport”, in merito a un possibile ritorno a Catania.
Nelle scorse settimane infatti, si è parlato di un ipotetico interesse da parte dell’imprenditore a (ri)prendersi il Catania. Gaucci è già stato presidente del club siciliano dal 2000 al 2004, quando aveva solo 24 anni. Un Presidente molto giovane alla guida di una piazza così tanto blasonata.
“Dico la verità e non mi nascondo. Sì, ho provato e mi sarebbe anche piaciuto con grande orgoglio e determinazione tornare in una città che amo alla follia anche oggi” dichiara Gaucci. Affermazioni (riportate nell’edizione locale de “La Gazzetta dello Sport”) che confermano come un interesse concreto da parte sua ci sia stato ma che, come segnalato in precedenza, non è mai andato in porto per assenza di quelli che lui definisce ‘presupposti per entrare’.
“Avevo ottenuto l’interesse di alcuni investitori – prosegue – ma alcuni si sono spaventati per le spese che avremmo dovuto sostenere al secondo anno di Serie C”. Gaucci poi, si sofferma sul piano e la strategia: “Avevamo redatto un piano, sperando di ottenere la D, vincerla al primo tentativo, programmare due anni di Serie C puntando al salto in B. La paura più grande era di fallire al secondo eventuale anno in C”
“Avremmo avuto costi insostenibili per quello che era il nostro progetto e le possibilità economiche. Adesso spero che il 18 giugno arrivi qualcuno che abbia non solo le possibilità economiche ma soprattutto anche l’amore nei confronti di una città che vive di pallone”. Parole al miele quelle di Gaucci, che confermano come l’amore per la citta di Catania, resti indelebile in lui. Gaucci cita proprio il 18 giugno, una data che si rivelerà fondamentale per il Catania e i suoi tifosi. Quel giorno infatti, più precisamente alle ore 13, verrà sancito il termine della presentazione dell’istanza.
“Continueremo a non rispondere a nessuno fin quando non scadrà il termine e avremo le istanze davanti a noi”. Dichiara il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, durante la conferenza stampa indetta pochi giorni fa. “Qui abbiamo bisogno di atti che dimostrino che l’imprenditore è una persona seria, che prenda un impegno con la città per un arco temporale lungo e che possa dimostrare dal punto di vista economico e patrimoniale ciò che intende realizzare in questo tempo“.
A cura di Davide Balestra