Tra regole Under e Taranto, Cavallo: “All’estero c’è meritocrazia”
36 partite in Serie A. Altrettante in Coppa Italia e oltre 280 gettoni in Serie B: oggi Luca Cavallo è il responsabile del Settore Giovanile della Sammargheritese (Eccellenza Liguria): “L’anno scorso allenavo anche l’U-17. Da quest’anno ho deciso di occupare solo questa mansione che reputo importante” ha spiegato a seried24.com.
Luca Cavallo: “Regola degli under? Vi dico la mia”
Per uno che di partite ne ha giocate parecchie, sta a cuore anche il futuro dei più giovani. Ma in Italia c’è ancora qualcosa che non va. “Spesso i ragazzi devono giocare per forza” dice Cavallo in riferimento alla Serie D. Nella massima categoria dilettantistica, infatti, è richiesta la presenza di almeno quattro Under in campo.
In particolar modo, nella stagione 2023/2024 sono necessari un 2003, due 2004 e un 2005: “Quando diventano ‘vecchi’ che facciamo? Spesso sono costretti a scendere di categoria o addirittura smettere di giocare a calcio”. I ragazzi Under vengono utilizzati soprattutto in porta e sulle corsie laterali: “Dovremmo essere Campioni del Mondo in quei settori – dice scherzando Cavallo – I ragazzi bisogna saperli aspettare”.
“Quante differenze con Spagna e Inghilterra. Taranto? Lo seguo sempre”
Quanta differenza con Spagna e Inghilterra: “Lì ci sono giovani che giocano anche in Champions League. Come mai? Perchè loro riescono e noi no?”. Silenzio. In quei pochi istanti, c’è solo il rumore di sottofondo a dominare la telefonata. “Forse loro hanno più coraggio? – ipotizza Cavallo – In quei paesi c’è meritocrazia e i ragazzi hanno il modo di crescere bene”.
La nostra chiacchierata si chiude con un breve volo, direzione Taranto. La maglia dei pugliesi, Cavallo, non la dimenticherà mai: “Lo seguo sempre. E’ una piazza che merita. Sono stato molto bene”. Oggi il Taranto occupa il sesto posto del girone C di Serie C: la classifica è molto corta, tutto è ancora possibile: “Sta facendo un buon campionato!” conclude Cavallo.