Che finale per la Clivense: ultima di campionato e scontro diretto per la promozione
Lo ha sempre detto Sergio Pellissier, l’obiettivo della sua Clivense è quello di tornare il prima possibile nel calcio che conta. Ripartito dalla Terza Categoria lo scorso anno, il club scaligero si trova ora in Eccellenza e tra poche ore potrebbe consolidare il suo primo, storico approdo in Serie D. “Vogliamo la Serie A in 6 anni” aveva detto lo scorso aprile per pubblicizzare la campagna di crowfunding del suo club. Tra poche ore il primo passo verso quel sogno potrebbe essere compiuto.
Infatti, nel girone A di Eccellenza veneta la squadra dell’ex capitano del Chievo affronterà, nell’ultima giornata di campionato, l’Ambrosiana seconda a pari punti. Novanta minuti che potrebbero decidere una stagione, in attesa del recupero delle tre gare da recuperare, e che potrebbero rappresentare la definitiva consacrazione dell’ambizioso progetto della Clivense.
Ambrosiana-Clivense lo scontro diretto per la promozione
Una stagione iniziata lo scorso 11 settembre, con 314 partite giocate in totale e più di 700 gol segnati si risolverà nell’arco di 90 minuti. Il calcio e lo sport spesso sono così. Ambrosiana e Clivense infatti sono entrambe prime a 66 punti e oggi, in quello che è uno stranissimo scherzo del calendario si affronteranno nell’ultimo turno della stagione regolare. All’andata vinse la squadra di Allegretti e Pellissier per 2-1.
Di contro però ci sarà l’Ambrosiana che fin da inizio stagione è rimasta attaccata alla Clivense. Le due squadre si sono alternate continuamente nel corso dell’anno e adesso per quello che è il miglior attacco del campionato (58 gol) è il momento della verità. Nell’ultimo turno infatti la sconfitta della Clivense contro il Mestrino Rubano ha permesso ai rossoneri di raggiungerli in classifica rimandando il discorso promozione proprio all’ultima giornata. Adesso perciò solo il campo potrà dire se a scrivere una nuova pagina di storia sarà il club di Pellissier o i rossoneri di Corghi. Dopo più di 6 mesi resta solamente da aspettare che l’arbitro fischi.