Curioso caso nelle giovanili U17: il custode non fa disputare il match di Allievi provinciali
Un custode che vieta il regolare svolgimento della partita è un episodio che fin qui si è visto raramente. Ci troviamo in in Emilia-Romagna, di preciso nei pressi di Parma, domenica 24 aprile quando le due squadre U17 di Virtus e Polisportiva Cervo dovevano scendere in campo e sfidarsi. Le due squadre arrivano al campo di gioco tranne l’arbitro che trova il cancello d’ingresso chiuso dal custode.
Il motivo della decisione del custode che vieta il regolare svolgimento della partita
Il custode della società Virtus vieta il regolare svolgimento della partita poiché a suo dire il campo era impraticabile. Il tempo non era dei migliori ma l’arbitro chiedeva almeno di andarsi a riparare dalla pioggia battente in uno degli spogliatoi dell’impianto sportivo, e poi constare ufficialmente il rinvio del match. Nonostante ciò il custode vieta l’ingresso all’interno del centro sportivo all’ufficiale di gara, ed il match così viene ufficialmente rinviato. Tra le due squadre c’è collaborazione e la volontà di giocare al più presto questa gara che al più presto verrà riprogrammata. Nel mentre è arrivato un comunicato ufficiale dalla FIGC il quale chiarisce l’episodio.
Il comunicato della FIGC
Pochi giorni fa è uscito il comunicato ufficiale da parte della FIGC il quale cerca di spiegare in modo chiaro ciò che avvenuto domenica scorsa:
“ Dopo aver chiesto le motivazioni al custode, questi rispondeva con arroganza che non avrebbe consentito l’ingresso in quanto, a suo dire, il terreno di gioco non era praticabile. L’arbitro dunque, chiedeva almeno di accedere ad uno spogliato per potersi riparare dalla pioggia battente in attesa di espletare le formalità del caso, ma ciò nonostante riceveva il totale rifiuto. L’arbitro quindi si trovava ad attendere il canonico tempo di attesa e a controllare le distinte, sotto una tettoia al freddo.
Nonostante le varie insistenze da parte della società ospitante Virtus ad accedere alla struttura, il custode rispondeva di non voler fare rovinare il campo e che avrebbe chiamato i carabinieri.
Dopo l’ultimo tentativo per convincere il custode di ritornare sui propri passi, lo stesso perseverava nella sua decisione iniziale.
Quindi, trascorso il tempo di attesa regolamentare, l’arbitro decideva di sospendere la gara. “