Dai campi di A alla Terza Categoria: la storia di Ighli Vannucchi
Nelle categorie dilettantistiche ci sono molti giocatori con un passato glorioso nelle serie superiori. Profili che arrivati ad una certa età, hanno scelto i campi di provincia per chiudere in bellezza. Una delle storie più romantiche è quella di Ighli Vannucchi, centrocampista classe 1977 dell‘Asd Spianate, formazione di Terza Categoria lucchese.
La classe non va mai in pensione
Il trequartista sembrava essersi ritirato nel 2015, dopo l’esperienza al Forte dei Marmi Querceta; per potersi dedicare completamente alla sua altra grande passione: la pesca. Ma nel Gennaio del 2019, Vannucchi sorprende tutti, annunciando il suo ritorno in campo, con la maglia del Quiesa. Nell’Estate dello stesso anno passa allo Spianate. Proprio al debutto, contro il Segromigno, realizza un bellissimo gol su punizione, uno dei punti forti del suo repertorio. Un’avventura che sembrava proseguire a gonfie vele, ma che si conclude ad inizio 2020, a causa dell’arrivo della pandemia.
Ma la voglia di campo è di nuovo troppa, infatti, durante la scorsa estate, Vannucchi decide di ritornare a vestire la maglia dello Spianate. La formazione gialloverde è attualmente nona, a meno due dalla zona play-off. Proprio nell’incontro di ieri, contro il Massarosa, Vannucchi ha realizzato una tripletta, portandosi a casa la bandierina al posto del “classico” pallone.
La carriera di Vannucchi
Con le maglie della Lucchese e della Salernitana si mette in mostra come uno dei talenti più promettenti del calcio italiano. Nell’estate del 2000, dopo la vittoria dell’Europeo di categoria, viene convocato dall’Italia Under 21 per le olimpiadi di Sydney, dove colleziona tre presenze, alternandosi di posizione con un certo Andrea Pirlo…
Nella sessione di mercato estiva 2002, dal Venezia passa all’Empoli, piazza in cui si consacrerà come uno dei trequartisti più forti ed affidabili del massimo campionato, diventando anche un idolo per i fantallenatori. Rimane in azzurro fino al 2010, con una breve esperienza di sei mesi a Palermo di mezzo. In Toscana si consacra come uno dei giocatori più importanti nella storia del club, grazie allo score di 281 presenze e 36 reti.
Il culmine della sue esperienza in azzurro è il settimo posto nella stagione 2006/2007, che vuol dire qualificazione alla Coppa Uefa, il punto più alto nella storia della società.
Le annate dopo le passa in Lega Pro, con le maglie di Spezia, Virtus Entella e Viareggio, prima di “concludere” in Eccellenza, alla Real Forte Querceta.
A cura di Niccolò Parenti