Sfida interrotta al 55’ quella che ha visto protagoniste Vigliatore e Nuova Peloro. Il motivo è riconducibile alla testata che un giocatore di casa ha rifilato all’arbitro. Ma andiamo con ordine.
Il 25 febbraio scorso, nel corso del match di Seconda Categoria siciliana tra Vigliatore e Nuova Peloro, Francesco Puliafito ha rifilato una testata all’arbitro: al 53’ della ripresa, dopo il gol realizzato dagli ospiti, il calciatore di casa si è prima avvicinato all’arbitro cercando il contatto fisico e, dopo la notifica della conseguente espulsione, il giocatore si è scagliato contro il direttore di gara, colpendolo difatti con una violenta testata.
Squalifica fino al 24 febbraio 2028. “Per contegno offensivo nei confronti dell’arbitro; nonché, dopo l’espulsione, per essersi scagliato contro il direttore di gara colpendolo con una violenta testata al volto che provocava immediato dolore, capogiri, senso di nausea e di vomito, costringendolo alla sospensione definitiva della gara ed a recarsi presso il P.S. del Presidio Ospedaliero di Sant’Agata di Militello, dove veniva refertato con una prognosi di giorni ventuno per “frattura composta della base delle ossa propria del naso”.
“Valutato che il comportamento sopra riportato configura una condotta da parte del tesserato che rientra tra quelle che determinano l’applicazione delle sanzioni previste dal C.U.n. 49/A del 12/10/2022; Che nella concreta fattispecie, infatti, si rinviene una condotta violenta secondo la definizione dell’art. 35 del C.G.S., che la individua in ogni atto intenzionale diretto a produrre una lesione personale e che si concretizza in un’azione impetuosa e incontrollata, connotata da una volontaria aggressività, ivi compreso lo sputo, in occasione o durante la gara, nei confronti dell’ufficiale di gara.”