Maurizio Domizzi è il nuovo allenatore del Castelvetro: “Voglio ricostruire il mio percorso di allenatore”
La prima volta che Maurizio Domizzi ha conosciuto Modena aveva la metà degli anni che compirà domani: 42 candeline e una nuova avventura in un calcio per lui “nuovo”. Per la stagione che sta per iniziare, infatti, sarà il nuovo allenatore del Castelvetro, club di un piccolo comune della provincia modenese che milita in Eccellenza.
Domizzi: “Sono convinto della scelta fatta. Voglio mantenere una mentalità da professionista”
Domizzi non aveva mai toccato con mano in carriera il calcio dilettantistico durante la sua ventennale carriera (tranne gli esordi al Casalotti). Ora, dopo l’infelice ultima esperienza sulla panchina della Fermana in C, non è riuscito a dire no al richiamo del sapore dell’erba e degli spogliatoi. Oggi in conferenza ha parlato così di questa decisione: “Da fuori sembra una scelta strana, in realtà ho fatto le mie considerazioni. Mi sono convinto perché avevo voglia di lavorare sul territorio e legarmi qui perché sto bene“. Domizzi abita a Modena e continua dicendo che: “La vedo come un’opportunità, non un rischio, per costruire il mio percorso da allenatore. Qui ci sono giovani ragazzi che vengono anche da categorie più alte e sono abituati a lavorare in un certo modo: io voglio mantenere una mentalità da professionista”.
“Il direttore ha fatto una follia, ma a me fa piacere”
“Il direttore Diego Bartoli ha fatto una mezza follia, ma a me ha fatto piacere perché a volte senti le persone che hanno rimpianti per non aver preso al volo un’occasione” ha proseguito l’ex difensore. Con il Modena ha esordito in Serie B poco più che ventenne e al Castelvetro ritrova uno dei suoi compagni di quell’annata: Marco Ballotta. Il portiere classe 1964 è un tuttofare della società: presidente, preparatore dei portieri e all’occorrenza terzo estremo difensore della rosa. All’epoca aveva 37 anni e prendendo sotto la sua ala protettrice il giovane Domizzi era arrivata una storica promozione in Serie A.
Oggi, vent’anni dopo e la salvezza ottenuta da allenatore con il Pordenone nel 2021, l’obiettivo è diverso: mantenere la categoria senza escludersi nulla. L’importante, come sottolineato da Domizzi, è progredire.
A cura dell’inviato Andrea Molinari