Attimi di paura e follia allo stadio “Vigilante Varone”. Nella giornata di ieri, Sant’Antonio Abate e Ercolanese, si sono sfidate nella gara di Coppa Italia di Eccellenza. Il derby della provincia di Napoli è stato sospeso sul risultato di tre reti a uno per gli ospiti. Ecco quanto accaduto.
Al termine del primo tempo, con le squadre a riposo e con gli ospiti a condurre la partita, le due tifoserie hanno invaso il terreno di gioco. Si sono fronteggiate al centro del campo con spranghe, bastoni e cinte. Le forze dell’ordine non hanno esitato ad intervenire.
Ecco il video pubblicato da “Campania Football”:
Gli scontri sono proseguiti anche fuori dallo stadio, motivo per cui il match è stato sospeso dal direttore di gara su richiesta delle forze dell’ordine per motivi di ordine pubblico.
Di seguito i comunicati di entrambi i club.
Entrambi i club, tramite comunicato, hanno voluto denunciare l’accaduto e gli atti violenti delle due tifoserie.
Ecco le parole di Andrea Vertolomo, il patron del Sant’Antonio Abate.
“Oggi per me è stata una sconfitta mortificante . Anche se siamo stati provocati e aggrediti non giustifica in alcun modo tutto questo scempio che abbiamo assistito. Mi sento amareggiato e dal profondo del cuore chiedo scusa a mia moglie e a mio figlio che sono venuti al campo per la gioia di vedere la propria squadra, alle forze dell’ordine, al Comune di Sant’Antonio Abate. A tutti i tifosi, al pubblico presente, a tutti i giocatori, allo staff, alla squadra e alla società Ercolanese. Tanti Sacrifici rovinati dalla stupida violenza. Il calcio non è questo. Il calcio è gioia e passione.
A Testa alta contro la violenza, non molleremo mai!“
A quanto sembra, il patron potrebbe ritirare la squadra del campionato. Ad oggi, rimane solo un’idea. Vedremo cosa accadrà.
Anche l’Ercolanese ha rilasciato un suo comunicato sui canali social.
“La S.C. Ercolanese prende le distanze dalle orrende scene di violenza viste oggi allo stadio Varone di Sant’Antonio Abate. Tutte le azioni o le parole violente che ledono la libertà e la sicurezza di qualsiasi individuo, sono respinte nella maniera più assoluta dalla scrivente società.
Come le foto allegate dimostrano, il pullman di proprietà della società sul quale hanno viaggiato i nostri calciatori, parcheggiato all’esterno dello stadio, è stato distrutto, impedendone l’uso. I calciatori e lo staff sono stati costretti a tornare a casa con altri mezzi. Oggi ci sono stati danni morali ed economici che non fanno bene al calcio.
La gestione della sicurezza non è stata per nulla adeguata: pochi gli agenti delle forze dell’ordine presenti (nella fattispecie i carabinieri) e diverse le falle che sono state evidenti come cancelli lasciati aperti che hanno consentito l’ingresso in campo. I tifosi in casa, oltre alla distruzione del pullman, hanno lanciato diversi oggetti verso il settore dei tifosi ospiti.
Infine la società esprimere solidarietà nei confronti del Sant’Antonio Abate 1971, anch’essa parte lesa“.