Eccellenza pugliese al giro di boa: tutto quello che c’è da sapere | FOCUS

Piazze blasonate, calciatori fuori categoria, tanto equilibrio e tristi vicende: è questo il giusto mix per descrivere il campionato di Eccellenza pugliese che, come spesso accade, si rivela essere uno dei più duri del panorama nazionale. Giunti al giro di boa, andiamo ad analizzare l’andamento dei due raggruppamenti, dove di certo non mancano le sorprese. Nel girone A guida la classifica l’ambizioso Manfredonia, voglioso di tornare ai fasti di un tempo. A contendere la leadership ai sipontini ecco la nobile decaduta Bisceglie ed un Corato che non smette di stupire. Nel girone B guarda tutti dall’alto il Città di Gallipoli, tallonato però da Ugento e Otranto. In coda invece tante situazione drammatiche e verdetti apparentemente scritti.

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Eccellenza pugliese, la situazione nel girone A

Dopo 14 giornate, nel girone A a guidare il trenino di testa è il Manfredonia. Dopo la deludente stagione scorsa, il club è stato rilevato dal patron Giuseppe Di Benedetto che fin da subito ha messo mano al portafogli per costruire una squadra di vertice. Ottimo parco under e tanti calciatori con un passato in campionati più prestigiosi; fin dall’inizio il “Donia” aveva tutte le carte in regola per imporsi come la corazzata del raggruppamento.

Il Presidente del Manfredonia Giuseppe Di Benedetto

Per la panchina ci si è affidati a Pasquale De Candia, che ha deciso di scendere di categoria pur di sposare il progetto sipontino. Nonostante un gioco alle volte balbettante, il Manfredonia è primo in classifica con tre lunghezze di vantaggio sul tandem Bisceglie-Corato. A testimonianza della voglia di Serie D che si cela nella bella cittadina adriatica, ecco il maestoso mercato dicembrino. Questa ha portato in dote attaccanti del calibro di Giuseppe Lopez ed Ezequiel Zaldùa, arrivati rispettivamente da Martina e Barletta. Una grossa pecca riguarda lo stadio, dove continuano a tardare i lavori di rifacimento dello storico Miramare. Per le partite casalinghe, i biancazzurri sono al momento costretti ad emigrare a San Ferdinando di Puglia.

Bisceglie, dalla difesa bunker al cambio in panchina

Milita in Eccellenza pugliese un’altra vecchia conoscenza della Serie D – e non solo – come il Bisceglie. Dopo la travagliata stagione scorsa, i nerazzurri sono ripartiti dall’Eccellenza. Rivoluzionata sia la rosa che lo staff tecnico, con la panchina che è stata affidata a Franco Cinque. Nonostante una difesa bunker – 4 gol subiti in 14 giornate – e un buon ruolino di marcia, a seguito dello scivolone interno con il Mola si è optato per un cambio di allenatore.

Messo dunque da parte il 3-5-2 di Cinque e promosso il nuovo 4-3-3 di Francesco Passiatore. Tra le migliori difese d’Italia, curiosa una statistica riguardante il collettivo stellato: non ha ancora subito gol lontano dal Gustavo Ventura in campionato. Le reti subite in trasferta sono sì due, ma pervenute entrambe nella stracittadina con l’Unione Calcio giocata proprio al Ventura per ordine pubblico. Menzionata l’ottima difesa, non è da meno l’attaccato, trascinato dal bomber Di Rito. Quest’ultimo dopo il mercato sarà coadiuvato da Doukoure, 8 reti in 12 giornate a Mola.

Il super Corato e la triste storia della Vigor Trani

In coabitazione con il Bisceglie a quota 30 punti, ecco la sorpresa Corato. Partiti con l’obiettivo salvezza, i neroverdi stanno addirittura facendo meglio della passata stagione, chiusa alle spalle della corazzata Barletta. Nonostante i tanti volti nuovi in rosa, la squadra allenata da Fabio Di Domenico sta sbalordendo per continuità di risultati ma soprattutto per la qualità del gioco espresso. Consci di aver mantenuto la categoria, senza pressione i neroverdi provano a fare lo sgambetto alle favorite Manfredonia e Bisceglie.

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In zona play-off molto bene Canosa e Città di Mola, realtà caratterizzate da freschezza ma soprattutto progettualità. In coda sembra ormai segnato il destino della Vigor Trani. Il patron Lanza, da tempo in rotta di collisione con la città, aveva rilevato il titolo sportivo del Trinitapoli dopo il disastroso campionato scorso. E invece la Vigor sta facendo addirittura peggio, con 14 sconfitte in altrettante uscite, quest’ultime spesso condite da goleade. Infarcita di under, la squadra del presidente-allenatore Lanza è diventata una sorta di bonus per le altre 13 squadre.

Eccellenza pugliese, cosa sta succedendo nel girone B

Nel girone B è fin qui meravigliosa la cavalcata del Città di Gallipoli. I giallorossi stanno stravincendo il confronto cittadino con il Gallipoli – settimo con 21 punti – guidando la classifica con ben 35 punti in 14 giornate. Un cammino pressoché perfetto quello degli uomini di Alessandro Carozza con undici vittorie su quattordici uscite. Gli unici passi falsi la sconfitta di Maglie ed i pareggi nel derby e contro il Manduria. Quello dei salentini è un 3-5-2 ben assemblato ed ottimo in tutte le zone del campo. Squadra letale soprattutto nel settore offensivo, con l’esterno Chiadante top scorer con 7 centri.

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Prolifici anche gli attaccanti Marco Iurato e Samuele Oltremarini, quest’ultimo con un passato nel Lecce. La squadra si è tuttavia rinforzata nel mercato dicembrino con l’approdo a Gallipoli dell’ottimo difensore ex Martina Andrea Piscopiello. La ciliegina sulla torta è arrivata tuttavia in attacco con il tesseramento di Thomas Perchaud. Il francese, prelevato dal Formia, ha già timbrato quattro volte il cartellino in maglia giallorossa.

Tanta bagarre alle spalle del Città di Gallipoli e l’eroica resistenza del Castellaneta

A giudicare dai dati il girone B potrebbe sembrare già archiviato in favore del Città di Gallipoli. Tuttavia i salentini non sono i soli protagonisti di un campionato fin qui entusiasmante. Sta facendo la voce grossa anche l’Ugento, secondo con un punto di ritardo dai giallorossi. Fin qui i ragazzi di Andrea Salvadore hanno ceduto le armi solo alla capolista. Non sarà però testa a testa Gallipoli-Ugento da qui alla fine, poiché a ruota seguono Otranto (30 punti), Manduria (28) e Avretana (26). Possibile mina vagante il Manduria, già in finale di Coppa contro il Manfredonia e rinforzato dall’arrivo dell’ex Barletta Pignataro.

In coda è drammatica la situazione del Castellaneta, ultimo con 0 punti in virtù dei due di penalizzazione. La retrocessione diretta potrebbe essere vista addirittura come una manna dal cielo visti i gravi problemi societari in cui verte il club. Senza uno stadio a norma, eroicamente gli ionici stanno combattendo per non far radiare la propria squadra dalla mappa del calcio dilettantistico. Tanti juniores in campo con addirittura il presidente Giuseppe Tarquinio in panchina, pronto a dar man forte a gara in corso. Pericolante anche la Virtus Matino – lo scorso anno in D – al penultimo posto, che dopo un inizio ad handicap è in ripresa.

A cura di Michele Di Vincenzo

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