Antonio Galardo è il nuovo direttore sportivo dell’Isola Capo Rizzuto. La società calabrese di Eccellenza ha affidato la gestione dell’area sportiva allo storico ex capitano del Crotone.
Centrocampista classe 1976, Galardo è cresciuto nel settore giovanile dello Sporting Crotone. Nel 1995 passa al Crotone, tra Serie D e C2, dove disputa 21 partite. Nel 1998-1999 scende in Eccellenza, alla Cariatese, dove segna 8 reti in 26 presenze. Seguono tre anni alla Rossanese, tra Eccellenza e Serie D, con 22 reti in 71 match.
Ritorna a Crotone nel 2002-2003 in Serie B e ne diventa una bandiera, vestendo anche la fascia di capitano, giocando 401 partite con 14 reti realizzate tra B e C1. Si è ritirato il 9 agosto 2015, dopo aver salutato i tifosi. Il Crotone, in segno di riconoscenza, ha ritirato la sua maglia numero 4. Inizia immediatamente la carriera da dirigente nel club rossoblù, dove ha ricoperto vari ruoli.
L’Isola Capo Rizzuto ha deciso di puntare su di lui per il ruolo di direttore sportivo, sostiutendo Danilo Castellano. Galardo è stato presentato nel corso di una conferenza stampa con il presidente Gino Mazzea.
“Non ci fermiamo – ha detto il numero 1 del club – e abbiamo messo questa ciliegina sulla torta. Ho visto crescere Antonio da ragazzino e con la sua umiltà, con la sua volontà e con la sua caparbietà è arrivato ai massimi livelli. Ci teniamo a lui, perché siamo umili e abbiamo bisogno della sua umiltà. Ci siamo presi un bel bagaglio di esperienza, con un programma a lungo termine, puntando sui giovani. L’Isola Capo Rizzuto ha un organico competitivo che ci può dare soddisfazioni. Lanciamo questa scommessa e sono convinto di vincerla”.
“Lasciare Crotone dopo 25 anni – ha detto Galardo – è stato un duro colpo, perché siamo una famiglia: i colori rossoblu li avrò sempre nel cuore e sono contento di quello che ho fatto lì. I dirigenti sono stati come padri per me, spero che possano tornare in Serie B. Ho iniziato la mia carriera in Eccellenza e in Serie D, tra Cariate e Rossano, dove ancora oggi ho tanti amici. Ho avuto delle chiamate da diverse squadre dilettantistiche, ma ho deciso di accettare l’offerta dell’Isola Capo Rizzuto, dopo diversi incontri con i dirigenti. L’anno scorso erano partiti con tanti problemi, salvando la squadra alla fine: quest’anno vogliono fare meglio e hanno deciso di puntare su di me. Mi hanno detto: ‘Vogliamo una persona come te che ci guidi e ci porti a risultati importanti’”.
“Se ho accettato Isola – ha concluso il nuovo direttivo sportivo – è perché voglio fare bene, costruendo una squadra da far crescere con un mix di under ed over. Darò tutto me stesso, c’è gente seria che vuole fare calcio. Invito la popolazione ad essere più vicina alla squadra e a partecipare, perché il progetto è importante. Spero di portare l’Isola Capo Rizzuto il più in alto possibile. Sono contento della firma dell’allenatore Francesco Maiolo che conosco ed è del paese, si sta costruendo uno staff tecnico importante. Mi è stato chiesto di far crescere i ragazzi, per farli arrivare nel professionismo con il lavoro e l’umiltà. Per fare bene bisogna essere una famiglia e sono convinto che ci sono tutte le carte in regola per costruire un bel gruppo. Ci toglieremo grandi soddisfazioni”.