Il deserto, la fede e il record mondiale. Gilbert Nana: “La mia vita è come una favola”

Mollare tutto, cambiare vita e premere il tasto reset senza sapere cosa ne sarà del proprio futuro. Poi, la geniale intuizione sui social e il record mondiale. La mia vita è come una favola: lo sport e la fede non mi hanno mai abbandonato” racconta Gilbert Nana, calciatore della Valbasca Lipomo – club di terza categoria – e fenomeno virale di TikTok, ai microfoni di Seried24.com. La sua dote principale? Fare 20.400 palleggi con la testa, ma ci arriveremo.

Gilbert Nana: “Andate a cercare il vostro futuro senza abbandonare i propri sogni”

“Quando racconto la mia storia, la gente stenta a credermi”. Gilbert Nana comincia così, con gli occhi lucidi e con un sorriso che nasconde un passato di sofferenze e difficoltà. “Sette anni fa scappai dal Camerun per colpa della guerra: avevo 17 anni. Abbandonai tutto”. Senza genitori, amici e cibo: solo Gilbert e il deserto. “Ho attraverso sette paesi e il Sahara prima di arrivare in Italia: ho perso tanti compagni che ho incontrato lungo il percorso. Sono riuscito a sopravvivere al deserto non perché ero più forte ma perché lo ha deciso il destino. Poi una piccola pausa, lo sguardo fisso nel vuoto e la voce inizia a farsi fievole. “Ho lavorato nelle campagne, in Libia sono stato venduto come uno schiavo e messo in prigione. Dentro di me avevo la forza che mi aiutava, dovevo continuare a combattere”.

“Poi ho attraversato il mar Mediterraneo. La barca si ruppe: alzai gli occhi al cielo e promisi a Dio che se fossi sopravvissuto mi sarei battezzato e sarei rimasto fedele a lui per tutta la vita. La fede nel mio viaggio è stata fondamentale. Gilbert sbarca a Lampedusa e poi viene trasferito in Calabria. “Arrivato in Italia non parlavo la lingua, non avevo i genitori, non avevo nessuno: dormivo in stazione. La fede e lo sport mi hanno salvato. Oggi sono sui social per portare la mia storia ai più giovani che spesso lasciano scappare i propri sogni: non mollate mai, andate a cercare il vostro futuro e credeteci fino in fondo”.

Prima l’infortunio, poi l’intuizione sui social: “Khaby Lame entra nella mia diretta e io divento virale”

20.400 è il numero di palleggi di fila con la testa in poco più di due ore. Questo il record di Gilbert Nana. Ma come ci si può arrivare a pensare e, soprattutto, a realizzare una sfida del genere? Tutto nacque così. “Nel 2021 ebbi un grave infortunio: sarei dovuto rimanere fermo per almeno sette mesi, tutto il mondo mi cadde addosso. Ero sicuro che non avrei potuto più giocare a calcio”. Poi l’illuminazione: “Se non posso far andare le gambe, userò la testa. Durante il periodo di convalescenza, un mio amico venne a trovarmi a casa e mi suggerì di fare delle dirette su TikTok mentre palleggiavo con la testa, così la gente mi avrebbe iniziato a conoscere e mi sarei potuto sentire meno solo”. In meno di due mesi la vita di Gilbert prende una piega inaspettata. “Più di 80.000 follower in pochissimo tempo. Casualmente decisi di invitare Khaby Lametik toker più seguito e famoso del mondo – nella mia diretta. Lui accettò e si collegarono più di 20.000 persone. Da lì divento virale”.

“Sono diventato un personaggio pubblico ma sono rimasto lo stesso di sempre”. Oggi, Gilbert gira le scuole di tutta Italia per raccontare la propria storia. “I più piccoli devono sapere che nella vita puoi e devi sognare per cercare di realizzare i tuoi sogni. Io dono la mia esperienza per trasmettere un messaggio ben chiaro: sbagliare non significa fallire”.

I palleggi con Leao e l’aneddoto con Barzagli: “Andrea mi ha dato una lezione di vita”

Dalla terza categoria alla Serie A è un attimo. Fenomeno virale del momento sui social, Gilbert ha stretto amicizia anche con calciatori del campionato italiano: “In Serie A conosco tanti calciatori: Pogba, Walid Cheddira, Kayode e tanti altri. Con Rafa Leão ho fatto alcuni colpi di testa: un’emozione grandissima”. Quando si dice: da niente a qualcosa, a qualcosa a tutto.

C’è spazio anche per un aneddoto che ha lasciato, nel cuore di Gilbert, un grande insegnamento di vita. “Due settimane fa ero a casa e mi arriva su Instagram il messaggio di un profilo da quasi due milioni di follower: era Andrea Barzagli. ‘Scusa il disturbo, mio figlio è il tuo fan numero uno. Oggi è il suo compleanno, non è che gli faresti un video saluto?’ Non ci stavo credendo. Una leggenda del calcio con tutta questa umiltà viene a scrivere a me. L’umiltà e il rispetto sono la chiave di tutto.

Gilbert Nana: “Valbasca è famiglia”

A Gilbert basta l’essenziale: un pallone, un campo e un gruppo di persone con cui condividere la stessa passione. “Valbasca e tutta la città di Lipomo mi hanno accolto benissimo, sono la mia famiglia. Il presidente è come un fratello maggiore. Qui mi sento a casa.

Oltre il calcio, una storia di vita… sempre inseguendo i propri sogni. Perché, come dice Gilbert: “La gente come noi non molla mai”.

A cura di Lorenzo Bloise e Simone Bianchi

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Lorenzo Bloise