Un nuovo episodio antisportivo si è verificato a Gargallo, nell’Alto Novarese, lo scorso sabato 3 febbraio. Il match tra Gozzano e Città di Baveno, valevole per l’undicesima giornata del campionato Giovanissimi Regionali U14, era appena terminato sul 2-1 per gli ospiti. Al termine della partita poi il genitore di un ragazzo del Gozzano ha aggredito il giovane arbitro quindicenne.
Il direttore di gara ha dunque chiamato le forze dell’ordine per poter lasciare il campo in sicurezza. Portato poi in ospedale, i medici hanno riscontrato una contusione alla zona mandibolare, con prognosi di cinque giorni. Un gesto ingiustificabile da parte di chi dovrebbe dare invece il buon esempio.
I padroni di casa dopo l’accaduto porgono le scuse da parte di tutta la società all’arbitro. Inoltre, condannano il comportamento di questo genitore, estraniandosi dalla responsabilità. Di seguito il comunicato ufficiale.
II C.d.A. dell’A.S.D.C. Gozzano ssdrl, in merito all’increscioso episodio accaduto il 3 febbraio u.s. presso la struttura sportiva di Gargallo, porge le più sentite scuse al Direttore di gara, esprimendo allo stesso solidarietà e vicinanza per quanto successo. Conseguentemente, nel condannare con fermezza ogni forma di intemperanza o peggio di violenza, CENSURA il comportamento inqualificabile del protagonista dell’episodio in questione.
Tuttavia, gli stessi Dirigenti, consapevoli dei valori sociali insiti nella formazione sportiva dei giovani tesi al raggiungimento di una adeguata maturità personale, intendono puntualizzare che da sempre la Società è attenta a far rispettare ai propri tesserati, con coerenza, i comportamenti indicati non solo dalla Federazione ma soprattutto suggeriti dalle necessità proprie del vivere civile. In ossequio a tali prerogative, si evidenzia che i tecnici e il personale ausiliario che supportano le attività agonistiche, sono adeguatamente selezionati.
Pertanto la società respinge in modo reciso talune accuse, ingiustificate, circa supposte negligenze di costoro nell’espletamento di chiari precetti normativi. Le persone in questione, al contrario, si sono dimostrate coinvolte responsabilmente nell’espletamento dei doveri di sorveglianza afferenti alla sicurezza prima, durante e dopo lo svolgimento della gara. Un gesto sconsiderato quindi, non può e non deve macchiare l’impegno di chi, quotidianamente, con abnegazione, si prodiga per sostenere un’autentica passione sportiva.
II Presidente del C.d.A., Fabrizio Leonardi