Il campionato di Eccellenza siciliana, Girone B, ha proclamato la propria vincitrice. Il Ragusa, con la vittoria contro il Città di Viagrande, conquista matematicamente la vittoria del proprio girone. L’Igea, che per tutto il campionato ha combattuto proprio contro il Ragusa per la vittoria del campionato, ha però pareggiato contro lo Jonica finendo al terzo posto in classifica. A destare scalpore però, il forte comunicato di accusa pubblicato quest’oggi dalla società giallorossa. Nella nota si legge che, nonostante rispettino il risultato del campionato, ci sono state alcune decisioni che hanno spinto la dirigenza a valutare il ritiro dalla competizione della squadra.
Tra le varie decisioni contestate, ci sono principalmente la designazione del direttore di gara nella sfida contro lo Jonico e la struttura del campionato. Infatti, nel corso della stagione 2 squadre si sono ritirate rendendo il campionato, secondo il comunicato, meno attrattivo e competitivo. In conclusione della dura lettera, in cui vengono presentati tutti i presunti torti subiti, la dirigenza minaccia inoltre, la possibilità di prendere qualsiasi tipo di decisione. Anche la più estrema.
Di seguito, riportiamo per intero il comunicato della società siciliana. Questo, presenta in sè tutti i presunti torti subiti e la minaccia di decisioni drastiche.
“L’A.S.D. Igea 1946, giunti al termine della stagione regolare, dopo attenta e ragionata riflessione, con la presente esprime tutta la propria rabbia, mista a sincero rammarico, per quanto avvenuto nel corso di questo anomalo Campionato Regionale di Eccellenza Siciliana Girone B. 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗳𝗼𝗴𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗥𝗮𝗴𝘂𝘀𝗮 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝘃𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼. 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗯𝗲𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗶 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼.
In ordine cronologico, il più recente episodio è quanto avvenuto nel corso della gara contro la Jonica, con l’ennesima (assurda) 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗮𝘁𝗹𝗲𝘁𝗮 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗖𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗿𝗲 𝘁𝘂𝗿𝗻𝗶. C𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗱𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱’𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀. Permangono i dubbi su un rosso che ci poteva e non ci poteva stare (ce ne stava allora uno nei primi minuti del primo tempo, a parti invertite, in una mischia su un calcio piazzato dalla tre quarti, ma guardacaso li nulla). Dubbi che altresì aumentano dopo che il Sig. Comito, arbitro dell’ultimo match, nel corso sempre della stessa partita ci negherà due, se non tre, nitidi calci di rigore.
Mandare un arbitro di Messina, a dirigere due squadre messinesi, in uno spareggio non ufficiale ma praticamente tale per il miglior piazzamento play off, mette di fronte a tanti rischi. Primo su tutti quello che si possano innescare alibi che non vanno in alcun modo dati.
Alibi che, a maggior ragione dopo la rivedibile (per esser generosi ed utilizzare termini signorili) direzione di gara del fischietto messinese, trovano purtroppo riscontro in più punti:
Ed inoltre, che senso ha investire fior di quattrini per un torneo che, nel girone di ritorno (complice il ritiro della Leonzio ed, ancor prima dell’Aci Sant’Antonio) ha perso ogni appeal. Solo 3 squadre a lottare per il primato, e le rimanenti a scendere in campo per onor di firma. Tutto questo grazie all’incredibile scelta di eliminare, in corso d’opera, l’appendice dei play-out?
𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀, 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨, 𝐜𝐢 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐞 𝐯𝐢 𝐩𝐨𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞:
𝐂𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐡𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢̀?
Per questo motivo, la dirigenza, si riserva la possibilità di intraprendere nelle prossime ore, ogni tipo di iniziativa (anche estrema). Questo al fine di tutelare, l’immagine, il blasone e non per ultimo, i sacrifici di una società seria e composta da imprenditori coscienziosi e responsabili.
CREDIT PHOTO: ASD Igea (Facebook)