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Dalla Serie B all’Eccellenza: la nuova storia del Lanciano

La tifoseria del Lanciano / Credit: Marco Zac/ Pagina Facebook Lanciano FC

La tifoseria del Lanciano / Credit: Marco Zac/ Pagina Facebook Lanciano FC

Il club abruzzese ha fatto registrare una discreta base di pubblico nell’ultimo match interno con il Giulianova. 

Parlando di Lanciano, e del Lanciano, sconfitto nell’ultima giornata di Eccellenza abruzzese dal Giulianova, quasi sicuramente avrete ancora negli occhi gli anni magici vissuti dalle parti dello stadio “Biondi” a cavallo tra il 2011 e il 2016. Stagioni che hanno visto il club abruzzese protagonista sui campi di Serie B.

Da Marco Baroni a Roberto D’Aversa, allenatori oggi alla guida di società di Serie A, senza dimenticare gli importanti gol di  Diego Falcinelli, che proprio con i colori rossoneri è riuscito a mettere a segno le prime grandi esperienze tra i professionisti. E come non ricordare le corse di Leonardo Spinazzola, seppur di passaggio per pochi mesi nel 2013.

Salvezze e qualche campionato con vista sui playoff, sogni che hanno saputo generare tanto entusiasmo in una piazza da sempre legata alla sua squadra e alle tradizioni. Identità e coinvolgimento, prima di un fallimento che ha costretto la società a ripartire dai dilettanti.

Un cammino difficile, caratterizzato da tanti alti e bassi e un’unica costante: la passione intramontabile del tifo rossonero. E la testimonianza più concreta e sensibile emerge dall’ultimo derby casalingo con il Giulianova, 1500 spettatori presenti nonostante una situazione di classifica che vede gli abruzzesi in piena zona playout nel proprio girone di Eccellenza.

Lanciano, arriva la sconfitta con il Giulianova: ma che risposta del pubblico

Questa curva e questo pubblico non conoscono sconfitta, vincono sempre. Un ringraziamento agli oltre mille cuori rossoneri che ieri ci hanno incitato e supportato fino alla fine. Ora testa, cuore e gambe alla partita di domenica prossima a Spoltore, la prima di 11 finali”, un messaggio chiaro e preciso quello pubblicato dal Lanciano sul proprio profilo Instagram dopo la sconfitta con il Giulianova. Millecinquecento spettatori in un match di Eccellenza, un dato che testimonia -qualora ce ne fosse ancora bisogno- quanto grande sia l’attaccamento verso la squadra abruzzese.

Sconfitta in campo ma non sugli spalti, e non importa se la situazione di classifica non lascia margini a ulteriori sorrisi. E i richiami a quegli anni, a quelle stagioni dove tutto si faceva trascinare dalla magia, è inevitabile. Difficoltà e voglia di riemergere, sentimenti contrastanti che hanno ormai imparato a convivere, soprattutto se la guida ha i colori rossoneri cuciti sulla pelle. È la storia di Antonio Aquilanti, passato dal campo alla panchina, e orientato dallo spirito di chi sa che prima o poi il sole tornerà a splendere forte. Come prima, più di prima.

La squadra del Lanciano / Credit: Marco Zac/ Pagina Facebook Lanciano FC
La squadra del Lanciano / Credit: Marco Zac-Pagina Facebook Lanciano FC

Un derby con vista sulla Serie B

Per comprendere bene la grande importanza che riveste il derby tra Lanciano e Giulianova bisogna fare un passo indietro. Esattamente al 5 maggio 2002, e non stiamo parlando della famosa gara gara Lazio e Inter. Siamo in Serie C e in campo ci sono proprio rossoneri e giallorossi all’interno di una gara che si rivelerà decisamente ricca di emozioni.

Il match terminerà con il risultato di 3-2 per la formazione di Fabrizio Castori, in quel momento allenatore della squadra abruzzese, regalando quindi una storica qualificazione ai playoff per la promozione in Serie B. Più di cinquemila spettatori presenti quel giorno, pronti a sognare a occhi aperti. Passaggi di una storia che non conosce categorie o delusioni, mentre il futuro è ancora tutto da scrivere.