Lanciano-Giulianova, derby abruzzese che promette gol e intensità in campo visto l’elevato peso della posta in palio. La gara, in programma domenica 26 febbraio alle 15, si disputerà in un clima surreale. Non si giocherà a Lanciano per questioni di ordine pubblico, e lo stadio “Giuseppe Di Vittorio” di Scerni (CH) resterà a porte chiuse.
Il Lanciano di Stefano Bellè non sta di certo attraversando un buon momento di forma. Nel Girone Unico di Eccellenza abruzzese, infatti, occupa il penultimo posto in classifica con soli 17 punti, piazzamento che in questo momento significherebbe retrocessione diretta. In 26 partite giocate sono arrivate solamente 4 vittorie, 5 pareggi e 17 sconfitte. Reparto offensivo che fatica a decollare visti i 28 gol realizzati, mentre la difesa è una delle peggiori del girone con 60 reti subiti. Numeri pesanti che hanno portato inevitabilmente alle zone basse della classifica.
Il Lanciano viene dalla sconfitta per 2-0 sul campo della capolista L’Aquila, ma il trend è decisamente negativo. Basti pensare che l’ultima vittoria risale al 20 novembre, data nella quale gli abruzzesi s’imposero per 2-0 contro la Santegidiese grazie ai gol di Jacopo Carissimi e Andrea Pugliese. E pensare che l’inizio campionato del Lanciano aveva fatto pensare a ben altri obiettivi visti i 6 punti conquistati nelle prime tre giornate.
La zona playout non è lontana, dista solamente 5 punti. Per il Lanciano, però, è tempo di dare una sterzata decisiva alla stagione. Mancano 8 giornate alla fine, ma il tempo per provare a risollevare la china è sempre più ristretto.
Quello del Giulianova, invece, è un percorso completamente diverso. I ragazzi di Luciano Cerasi occupano il secondo posto in classifica con 54 punti, a -8 dall’Aquila capolista che sta disputando un campionato molto importante. Anche i giallorossi sono reduci da un momento particolare: la squadra era a secco di vittorie da tre giornate (due pareggi e una sconfitta), ma nell’ultimo turno contro lo Spoltore è ritornato il sorriso grazie al 2-0 firmato Rossi-Mastrilli. L’Aquila sembra molto lontana, ma per il Giulianova sarà importante consolidare il secondo posto per la disputa dei playoff.
Lanciano-Giulianova è anche sfida tra bomber. Da una parte i 9 gol di Francesco Di Paolo, dall’altra i 6 di Jacopo Carissimi. Sono sicuramente loro due i trascinatori principali degli abruzzesi.
Lanciano-Giulianova è anche un match tra due grandi decadute del nostro calcio. Gli anni d’oro del Lanciano in Serie B con campionati spesso e volentieri di vertice, e un Giulianova che che fino al 2018 è stata tra i primi 100 club nel ranking nazionale della tradizione sportiva. Ha vissuto ben 43 stagioni, di cui 25 in Serie C, tra le quali spiccano il 2º posto del 1972-1973 e gli spareggi play-off per la Serie B 1996-1997 e 1998-1999.
Tra le due squadre ci sono numerosi precedenti tra Serie C2 e Serie C1: dal doppio pareggio del 1978-79, fino all’ultimo confronto (2-2) nel professionismo targato 2009-10. Il Giulianova di Bitetto, sotto di due reti firmate Melchiorri-Turchi, ribaltò l’incontro a tempo praticamente scaduto grazie al rigore siglato da Carratta e al timbro di Colussi che riaprì l’incontro a metà secondo tempo.
I precedenti nei dilettanti vedono le formazioni abruzzesi confrontarsi spesso con nomi diversi, a seconda delle vicende societarie. Nel match d’andata di questo campionato, invece, abbiamo assistito a un punteggio di 1-1 firmato da Emiliano Valdes Seara dopo soli 2 minuti di gioco e Francesco Di Paolo autore del pareggio finale.
A cura di Gerardo Guariglia