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“Batman” Liuti dice addio al calcio giocato: il saluto via social

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Il 46enne Claudio Liuti ha ufficialmente appeso gli scarpini al chiodo comunicando via social l’addio al calcio giocato.

Una carriera infinita calcando i campi di Serie D, Eccellenza, Promozione, Prima Categoria e Seconda Categoria. La voglia di continuare a divertirsi come da bambino, indossando i soliti guanti e scendendo in campo con il solito obiettivo di non far segnare gli attaccanti avversari.

Un’autentica saracinesca, un ormai conosciutissimo para-rigori, Claudio Liuti, o anche soprannominato “Batman” ha ufficialmente comunicato di aver detto addio al calcio giocato. Il classe 1978 ha dichiarato di sentirsi pronto per una nuova esperienza.

Il futuro, infatti, prevede per lui una lunga carriera come allenatore dei portieri. L’ennesima dimostrazione di attaccamento e di passione nei confronti di questo sport che Liuti non è disposto ad abbandonare completamente.

Nelle ultime ore “you tvrs” ha riportato per intero la lettera di addio dell’ormai ex portiere: “Se mi guardo indietro e riavvolgo il nastro sono tantissime le emozioni: – afferma Liuti Oltre 800 presenze, ben 7 promozioni di cui 4 Campionati vinti, uno di serie D, uno di eccellenza, uno di prima categoria e uno di Seconda categoria”.

La lettera di addio al calcio giocato di Claudio Liuti

Claudio Liuti ha scritto alcune tra le pagine più importanti del calcio dilettantistico italiano degli ultimi anni. Oltre 31 stagioni di attività, che lo hanno reso agli occhi di tutti una vera e propria leggenda.

Di seguito alcuni frammenti della lettera di addio al calcio giocato scritta da Claudio Liuti: L’aver giocato su stadi storici come Ancona, Campobasso, Rimini, Pesaro, Fermo, Viterbo, Chieti, Taranto, Avezzano, L’Aquila, Teramo, Terni, l’aver segnato nonostante il mio ruolo fosse altro, il record di rigori parati in una stagione 7 su 11 calciati contro, il record regionale di gol subiti al temine di un campionato, l’unica squadra in tutte le Marche ad aver subito meno gol dalla serie A nella Terza categoria solo 14, i tanti spogliatoi condivisi, i tantissimi amici/compagni conosciuti e tantissime altre emozioni”.

Diciamo che non mi sono fatto mancare nulla, ho vinto, ho gioito, ho parato, ho segnato (cosa rara per un portiere), ma ho anche perso, ho pianto, ho deluso, ho riempito la mia valigia di viaggio fino all ultimo spazio libero. Ma ora siamo arrivati al capolinea, l’ultima stazione, ed è giusto scendere perché ogni viaggio ha un inizio ed una fine”.

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“Oggi inizio una nuova veste conclude che è quella dell’allenatore dei portieri per trasmettere tutta quella passione che mi ha fatto giocare fino all’età dei 46 anni ed insegnare tutto quello che ho imparato in questo lunghissimo viaggio, a partire dai valori fino ai dettagli tecnici. Mi volto per l ultima volta a guardare quel treno che mi ha accompagnato per 31 lunghissimi campionati con la consapevolezza che ci siamo dati tutto quello che potevamo darci dall’inizio alla fine senza farci mancare nulla sia di gioie che di dolori ma alla fine Abbiamo vinto insieme.
Con affetto Batman Liuti”
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