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Livorno, 107 anni di storia: con la voglia di tornare nel professionismo

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Oggi, 15 febbraio, il Livorno compie 107 anni di storia. 107 anni fatti sogni e di paure, la società toscana è passata dalla Serie A, al sogno della Coppa Uefa e alla fine si è ritrovata tra i dilettanti con il rischio di scomparire per sempre.
Il rischio di scomparire definitivamente è stato evitato quest’estate, grazie a Paolo Toccafondi. Quest’ultimo sta riportando piano piano il professionismo a Livorno, ci sta circondando di gente che ha la squadra amaranto nel cuore e che ha fatto una carriera tra i professionisti.
Igor Protti, nella dirigenza, Daniele Vantaggiato e Andrea Luci all’interno del rettangolo verde.
Un progetto che ha come obiettivo quello di portare la squadra in Serie A, il primo passo è quello di conquistare il Campionato di Eccellenza regionale, dove attualmente la squadra sta dominando.
Il compleanno la squadra toscana lo ha festeggiato anche all’interno del rettangolo verde questa domenica.
Nell’ultima partita, che per la cronaca è terminata 0-0, la squadra amaranto è scesa in campo co una maglietta speciale, in cui al centro era presente il logo “107”.
Nel giorno del compleanno terminano anche gli eventi celebrativi organizzati dalla società, infatti questa mattina si è aperta la mostra delle magliette storiche e nel pomeriggio i tifosi potranno abbracciare e salutare la squadra.

107 anni di storia

L’Unione Sportiva Livorno nacque il 17 febbraio 1915 dalla fusione delle due preesistenti realtà calcistiche cittadine, la Virtus Juventusque e la SPES Livorno. Come colore sociale fu scelto l’amaranto, simbolo della città. Il primo terreno di gioco fu quello di Villa Chayes.
Il Livorno ebbe il suo battesimo calcistico a livello nazionale nella stagione 1919-1920, quando sfiorò addirittura il titolo di campione d’Italia: trascinati dai gol del giovanissimo Mario Magnozzi, gli amaranto vinsero infatti il campionato centro-sud battendo in finale la Fortitudo Roma per 3-2 e si qualificarono così alla finalissima contro l’Inter.
Nella stagione 1942-1943,i toscani ottennero il titolo di campione d’inverno in coabitazione con il Torino. il Livorno chiuse il campionato al secondo posto con 43 punti.
Dalla retrocessione in B nella stagione 1948-49 al ritorno sarebbero passati 55 anni per gli amaranti.
Nel 1982 tocco addirittura la Serie C2.
Negli anni 90 la società vive un decennio fatto di fallimenti e rinascite continue, fino alla stagione 1998 dove sfiorò la promozione in Serie B.
Il nuovo secolo fu la svolta dei toscani, la svolta fu determinata dall’arrivo in società del presidente Aldo Spinelli che fu il simbolo del Livorno in Serie A e che lo portò a giocare in coppa uefa ma anche a vivere in pochi anni diverse retrocessioni fino ad arrivare all’ultima che esclude i toscani da professionisti.
6 agosto 2021 la società A.S. Livorno Calcio viene esclusa dalla Lega Nazionale Dilettanti; non s’iscrive poi a nessun nuovo campionato.
Nella stessa estate, Paolo Toccafondi, ex presidente del Prato, soddisfacendo la richiesta del sindaco di Livorno Luca Salvetti, forma una nuova società con un vecchio marchio societario, ottenendo il nulla osta federale per l’iscrizione in Eccellenza Toscana in sovrannumero, come Unione Sportiva Livorno 1915