In una intervista rilasciata al Tirreno, l’ex Livorno Alino Diamanti parla del presidente amaranto, Paolo Toccafondi, suo amico ed ex compagno di squadra.
Come racconta il centrocampista italiano, ci sono una marea di ricordi con l’attuale patron dell’US Livorno, fin dalla tenera età: “In ogni mio ricordo da bambino c’è lui, potrei scriverci un libro. Quando mi chiamarono per far un provino Inter, Milan, Torino, Fiorentina e altre 7-8 squadre, decisi di andare al Prato. Lì c’erano Paolino e tutti i miei amici. Io e lui abbiamo fatto tutte le giovanili insieme.”
L’ex giocatore della Nazionale lo descrive poi come un tifoso accanito: “È un tifoso di curva, è un passionale, uno istintivo. A volte è un po’ presuntuoso, ma ne capisce tanto di calcio.”
Storia purtroppo nota di questa estate è stata l’esclusione del l’AS Livorno dalla LND, dopo la retrocessione in Serie D.
“Paolino” si assume il peso di rifondare il Livorno, chiamandolo US Livorno 1915. Diamanti racconta come i due amici si siano sentiti prima dell’acquisto da parte dell’ex portiere: “Si fida di me e sa che non lo fregherei mai. Voglio bene a Livorno, prima della firma gli ho detto che bisogna fare le cose a dovere perchè lì vivono per la maglia. Gli dissi di decidere, e lui ha comprato il Livorno.”
Diamanti, attualmente giocatore del Western United in Serie A australiana, descrive l’amico d’infanzia come il presidente perfetto: “Ha tanta passione. Fino alla serie C, lui come presidente è il top, ha conoscenze e soldi per tenere la squadra in alto.”
L’ex Fiorentina conclude parlando dei 107 anni del Livorno: “Sono onorato di essere nella maglia celebrativa. La maglia da gara celebrativa con la L è bellissima, se Paolino non me ne spedisce una vado a prenderlo allo stadio.”