Sessanta punti conquistati, cinquantaquattro gol fatti, sole dodici reti subite e un distacco di quindici lunghezze sulla seconda in classifica. Nel girone unico di Eccellenza calabrese c’è una squadra che sta dominando in lungo e in largo. Stiamo parlando del Locri, compagine della Provincia di Reggio Calabria. La città, dal greco “Λοκροὶ”, che si affaccia sul mar Ionio, è stata la patria di Zaleuco – primo legislatore del mondo occidentale – e di Nosside – la più grande poetessa magnogreca.
Insomma, di aneddoti e storie su uno dei comuni iconici della Magna-Grecia ce ne sarebbero tanti da raccontare. Se dal punto di vista storiografico la città ha un bagaglio culturale importante alle spalle non è da meno la tradizione calcistica. Il Locri, infatti, ha bazzicato sui vari campi dilettantistici sia in giro per la regione che fuori.
“Il nostro progetto inizia tre anni fa. Insieme al presidente Giuseppe Mollica e un gruppo di amici accomunati dalla passione per questo magnifico sport” – dichiara ai microfoni di SerieD24 il direttore generale Antonio Tropea. “Il nostro obiettivo, fin da subito, è stato quello di costruire le basi per puntare nel giro di pochi anni al ritorno in Serie D. Noi tutti all’interno della società siamo fermamente convinti che il Locri possa disputare senza problemi campionati interregionali, soprattutto vista la nostra storia. Il primo anno è stato di assestamento perché siamo partiti in ritardo con la preparazione. Inoltre abbiamo dovuto anche risolvere delle questioni burocratiche” – asserisce il Dg. “Poi come tutti sapete è scoppiata la pandemia e a febbraio 2020 abbiamo dovuto interrompere tutto senza più ricominciare”.
L’anno successivo, nella mente dei dirigenti, poteva essere quello giusto, perché avevano allestito una squadra molto buona. Ma ancora una volta “è stato il Covid-19 a rovinare nuovamente la festa. Al momento dello stop noi eravamo primi a più cinque punti dalla seconda. Alla fine si decise di riprendere con un mini torneo ma noi affrontammo quelle partite con alcune defezioni data la positività al tampone di vari elementi titolari”.
“In seguito alla sconfitta con il Sersale ci fu qualche momento di sbandamento e scoramento all’interno dell’organigramma. Però è stato soltanto un piccolo incidente di percorso dovuto alla delusione del risultato finale della gara. Perché immediatamente ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo deciso di buttarci a capofitto sulla nuova stagione con l’intento di vincere il campionato” – sottolinea il dirigente. “E infatti ci stiamo riuscendo, perché mancano un paio di partite per l’aritmetica promozione in D”.
Come dicevamo in apertura, le statistiche del Locri sono impressionanti in questa stagione. Tant’è vero che in tutta Italia, in giro per i gironi di Eccellenza, soltanto una squadra ha conquistato un margine più ampio dei quindici punti, sulla seconda classificata, dei calabresi. Ovvero il Lumezzane, formazione che milita nel girone C lombardo. “Quest’anno abbiamo costruito una rosa di spessore” – sentenzia il Dg. “Abbiamo una panchina che praticamente potrebbe tranquillamente giocare a parte in un’altra società. Sessanta punti all’attivo in 23 partite, miglior attacco con 54 reti messe a segno e miglior difesa con soli 12 gol presi. E stiamo già pensando a programmare la nuova stagione…”
“Tutto facile per noi? Assolutamente no. Può sembrare così ma per esempio ad agosto gli addetti ai lavori non ci annoveravano tra le squadra candidate alla promozione. Poi, a suon di risultati abbiamo imposto la nostra legge sul campo” – chiarisce Tropea.
Un occhio al presente e uno al futuro. Perché l’anno prossimo la situazione sarà completamente diversa dato che bisognerà programmare un campionato di Serie D. I costi lieviteranno e soprattutto servirà un mercato condotto in maniera oculata, in modo tale da non commettere errori. E poi anche il virus ha avuto il suo impatto sul mondo del calcio, a tutte le latitudini. “Con il Covid-19 i costi sono aumentati e tutte le società ne hanno risentito. Per quanto riguarda il Locri, noi avevamo un gruppo cospicuo di supporter che veniva allo stadio ma per ovvie decisioni la capienza in questi ultimi due anni è variata. Abbiamo perso anche alcune sponsorizzazioni. Insomma, a livello dilettantistico i mancati introiti nelle casse delle società si sono fatti sentire di più.”
Dopo l’ormai quasi certezza della promozione in quarta serie, il Locri ha come obiettivo anche quello di andare fino in fondo alla Coppa Italia. Negli ottavi ha battuto fra le mura amiche il Ragusa – compagine di Eccellenza siciliana – per 4-0 staccando molto probabilmente il pass per i quarti. Il match di ritorno, che si disputerà il 16 marzo in terra sicula, dovrebbe essere una pura formalità visto il risultato maturato in casa. “Fin dall’inizio abbiamo ribadito che il nostro intento è di arrivare in fondo in tutte le competizioni ove sia possibile. Quindi cercheremo e fare tutto il possibile per riuscire ad arrivare in finale, e chissà magari riuscire a completare il “doblete” – conclude Tropea.