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Lo ricordate in Europa col Napoli? Oggi riparte dai dilettanti… L’incredibile scelta di cuore

Vitale

Vitale

Dopo aver vestito maglie prestigiose come quelle di Napoli, Bologna, Avellino, Hellas Verona e Spezia, Luigi Vitale fino all’inizio di febbraio 2022 è rimasto svincolato. Nonostante la sua esperienza, a 34 anni, il difensore ha scelto una nuova avventura, tra i dilettanti. Un trasferimento che è diventato subito uno dei migliori colpi di mercato della sessione.

Vitale ha scelto la Juventude Stabia, club di Castellammare di Stabia che oggi gioca per il girone F della Seconda Categoria campana. Attualmente seconda a 32 punti dopo 15 giornate, a sole due lunghezze dalla vetta occupata dalla Marchesa. Il giocatore ha esordito domenica scorsa, nella gara vinta per uno a zero contro Città di Torre del Greco.

Il progetto Juventude Stabia

La squadra è stata rifondata da Carlo Passaro, Massimo Vollono e Peppe Calvanico, nel desiderio di voler commemorare Antonio e Raffaele Filippi, storici presidenti del club campano. Inoltre, la società è molto attivo nel sociale, avendo una gemellaggio con un associazione locale che si occupa nell’inclusione dei bambini affetti da autismo.

Vitale
Vitale ai tempi del Napoli

Proprio di questa nuova avventura ne abbiamo parlato con Luigi Vitale, che si è gentilmente offerto ai nostri microfoni:

La cosa che mi ha spinto a rientrare è l’amicizia con molti componenti della società. Il campo mi mancava, e non riuscivo a stare altri sei mesi senza squadra. Il mio obiettivo è quello di tenermi in forma, in vista di un eventuale occasione nella finestra di mercato estiva“.

Un clima accogliente e famigliare, dove Vitale ha potuto riassaporare il campo: “Mi allenavo con loro da Agosto, in attesa di una nuova chiamata. Ma visto che tutte le possibili trattative sono sfumate, già a Gennaio avevo comunicato ai ragazzi che gli avrei dato una mano. Molti di loro ancora non ci credono (ride n.d.r)”.

L’esperienza di Vitale al Napoli

Il percorso di Vitale è stato pieno di esperienze in piazze importanti, tra tutte quella di Napoli. “Le prime partite a Napoli sono state la parte più bella della mia carriera. I momenti che più mi sono rimasti dentro sono l‘esordio in Europa League e la Promozione in B e in A“.

Sugli aneddoti in azzurro: “Sono ancora molto amico dei sudamericani, soprattutto con Cavani, Zuniga e Lavezzi. Un altro ricordo che non dimenticherò mai è il gol contro il Benfica (in Coppa Uefa), a pensarci non riesco ancora a capire come io sia riuscito a farlo (ride n.d.r)”.

Le due promozioni in A di fila

Dopo gli anni a Napoli, Vitale è diventato un vero e proprio specialista in promozioni, prima con il Verona (2018/2019) e poi con lo Spezia (2019/2020): “Sono entrambi ricordi bellissimi. Con il Verona abbiamo fatto una vera e propria impresa, rimontando il due a zero della finale d’andata contro il Cittadella. In gialloblù ho trovato una rosa fortissima, per dire, sulla fascia sinistra giocavamo io, Antonio Di Gaudio e Mattia Zaccagni“.

Vitale Verona
Giuseppe Vitale con la maglia dell’Hellas Verona

Sei mesi importanti anche a Spezia. “Purtroppo al secondo allenamento mi feci male e complice il Covid, debuttai a fine campionato. All’interno della rosa c’era un grande leader come Claudio Terzi, e anche grazie alla sua spinta, riuscimmo ad arrivare terzi, in zona play-off”.

Uno dei principali autori del “miracolo” Spezia è stato Vincenzo Italiano, protagonista di un siparietto con Vitale: “Dopo la semifinale persa per due a zero contro il Chievo, ero molto arrabbiato, sia per il risultato che per non aver giocato. Il giorno dopo quella partita, Italiano venne da me e mi caricò a mille in vista del ritorno. Dentro di me si accese qualcosa e disputai una grandissima gara, servendo l’assist del 2-0 a Maggiore“, chiude Vitale.

A cura di Niccolò Parenti