Lys Gomis è purtroppo l’ennesima vittima di casi di razzismo nel mondo del calcio. Dalla Serie A ai dilettanti, troppo spesso dobbiamo assistere a questi episodi vergognosi. Questa volta è successo nel campionato di Eccellenza piemontese. La vittima è Lys Gomis, vice allenatore del Moretta ed ex giocatore professionista, che è stato insultato a fine partita per il colore della sua pelle durante il match tra la sua squadra ed il Vanchiglia.
Accanto a questo brutto episodio però ci sembra importante sottolineare anche un bel gesto. Infatti nel tunnel degli spogliatoi tutta la rosa e la dirigenza del Vanchiglia è andata a rincuorare e salutare Gomis. Un gesto apprezzato dall’ex portiere del Torino, che ha ringraziato la squadra avversaria tramite i propri profili social.
Nato a Cuneo nel 1989 da una famiglia senegalese, Lys Gomis è cresciuto calcisticamente nel vivaio del Torino. Con la primavera granata mostra tutte le sue grandi doti. Nel 2007 infatti vince addirittura il premio come miglior giocatore del Torneo di Viareggio. Evento raro per un portiere. La sua prima esperienza in prima squadra arriva in Serie C con il Casale. Tornato dal prestito al Torino, riuscirà nella stagione 2011-2012 ad esordire anche con la prima squadra granata. La partita è Torino-Albinoleffe valida per l’ultima giornata di Serie B. Nella stagione successiva arriverà anche l’esordio in Serie A contro il Genoa. Dopo una serie di prestiti tra Serie A, Serie B e addirittura il campionato romeno, nel 2016 lascia definitivamente il Torino per approdare al Lecce in Serie C. Nella terza serie del nostro calcio rimarrà fino al 2021 quando approda con il Brusca tra i dilettanti prima del ritiro.
Come è ormai abitudine diffusa, Gomis ha deciso di condividere i suoi pensieri con un post su Instagram. Il vice allenatore del Moretta ha infatti scritto la propria opinione su quanto accaduto durante il match contro il Vanchiglia. Ecco il post dell’ex portiere granata. “Come l’altra volta mi sono difeso per cose non accadute in campo riguardo alla mia squalifica. Questa volta sono affianco del Vanchiglia perché con me nel sottopasso la società è stata eccezionale. Persone belle. Ho fatto foto con i loro dipendenti tifosi del toro. Normale che in una gara così combattuta dalla tribuna ci siano dei dementi che per sentirsi grandi dicono cose a caso, ma la società non può esser responsabile di certi scemi“.
Continua poi Gomis: “Chi mi conosce sa che non mi piace passare per vittima. Il razzismo è un tema delicato, una brutta bestia. Ogni forma di razzismo va punita e combattuta. Razzismo sessuale e razzismo territoriale. Avendo una bambina che potrebbe esser vittima di questa brutta bestia cerco sempre di essere intelligente e capire chi fa del razzismo e chi è stupido. Lotterò per tutta la vita contro chi discrimina le persone perché è un male enorme. Ringrazio Cuneodice per aver dato luce ai fatti citati dal giudice sportivo, e faccio un grande in bocca al lupo al Vanchiglia per il proseguo della stagione. Viva Lo sport“.