Un nome che pesa. La consapevolezza dei riflettori puntati addosso è una variabile impazzita che sa di portare nell’infinito bagaglio di esperienze che la vita gli ha riservato. Diego Armando Maradona, il nome – probabilmente – più conosciuto del pianeta. Un epiteto che custodisce genio e sregolatezza, funambolismo e esaltazione popolare. Una bella responsabilità per Diego Maradona Junior.
L’attuale allenatore del Napoli United non si è mai sottratto ad alcuna responsabilità, anzi. Quando, per rompere il ghiaccio, gli viene chiesto cosa significhi per lui essere il figlio di uno dei più grandi calciatori di sempre, la sua risposta è immediata: “Più che una responsabilità, lo considero un orgoglio. Enorme. So che spesso mi trovo ad essere giudicato per il nome che porto e non per la mia vita professionale. Ma ho sempre preferito far parlare il campo. Sono sicuro che lui sia contento di me e di tutta la nostra famiglia. Continueremo a renderlo orgoglioso, sperando che ci sia vicino come ha sempre fatto”.
E il campo, sino ad oggi, ha saputo dargli ragione. Dopo un avvio difficile, il suo Napoli United, protagonista nel girone B del campionato di Eccellenza, ha iniziato a correre. Tant’è che oggi la squadra di Maradona è in vetta al girone A di Eccellenza campana: “Il giudizio sulla stagione appena iniziata è sin qui positivo – aggiunge Diego jr –. Ci aspettavamo un avvio difficile, magari non così (ride, ndr). Tutto però era previsto, anche in virtù dei cambiamenti che ci sono stati nella sessione estiva di mercato. Sapevamo che ci voleva tempo, ma sto notando progressi di partita in partita. So di avere una squadra forte e competitiva”.
Spostando l’obiettivo a lungo termine, Maradona racconta le ambizioni personali e del club: “In ogni cosa che faccio, l’obiettivo è quello di migliorare sempre. E se l’anno scorso abbiamo concluso il campionato in terza posizione, per migliorare bisogna vincere o arrivare secondi. Io ci credo, è giusto avere una sana ambizione: il presidente Gargiulo e il direttore sportivo Varriale hanno costruito una rosa dal potenziale enorme”. Sulle insidie che riserva il girone A di Eccellenza campana e sul futuro in panchina, Maradona ha poi aggiunto: “Il girone è sicuramente di livello. Ci sono avversari forti, la capolista Ischia tra tutte: una vera e propria corazzata. Il mio futuro? Voglio continuare a crescere in questa società. Ho la fortuna di lavorare in un ambiente ideale per un allenatore”.
A cura di Giuseppe Vitolo