Maxi rissa in campo: il CR Lombardia valuta seri provvedimenti
Brutte scene quelle viste alla fine di gennaio in Lombardia sul campo di calcio dell’oratorio di Nese (BG). Sul finire di un match, è scoppiata una maxi rissa tra le rose Allievi delle due squadre in campo. Nella partita del “Trofeo Cassera” tra le squadre giovanili di Oratorio Alzanese e Tritium, dopo il poker realizzato dalla squadra di casa e un brutto fallo (un calcio alla testa, come si sente nel video in basso, ndr) è scoppiato il caos. L’arbitro ha provato a sedare questa rissa: impresa impossibile da compiere, con giocatori, tesserati e familiari non tesserati implicati nella stessa. Minuti di violenza e di orrore. Orrore che su un campo di calcio non dovrebbe mai trovare spazio.
IL VIDEO
Maxi rissa nel calcio giovanile: la nota del CR Lombardia
Di seguito, il comunicato ufficiale del Comitato Regionale della LND Lombardia. Inizialmente entrambe le società avevano ricevuto unicamente 200 euro di ammenda. Ora si prevede un inasprimento della sentenza.
“Il Comitato Regionale Lombardia e la Delegazione provinciale di Bergamo condannano con assoluta fermezza i fatti di violenza avvenuti durante la gara del torneo provinciale “Trofeo Cassera” categoria Allievi fra le società Oratorio Alzanese e Tritium calcio del 22 gennaio scorso.
Appare evidente che dalle sanzioni applicate non risulti la gravità dei fatti come invece evidenziata dal materiale video diffuso in questi giorni e pertanto CRL e Delegazione ritengono necessario vengano effettuati ulteriori accertamenti, per chiarire i fatti e le responsabilità di tutti coloro che hanno partecipato all’increscioso episodio, attraverso gli organi competenti al fine di pervenire alle conclusioni più idonee in sede di giustizia sportiva.
Si ribadisce qui che ogni forma di violenza in campo, negli spogliatoi e sugli spalti viene ripudiata dal mondo del calcio dilettantistico. Soprattutto del calcio giovanile, e va contrastata in ogni modo.
Si invitano dirigenti, calciatori, allenatori, sostenitori e familiari dei tesserati a mantenere sempre un comportamento consono ai valori dello sport. Serve collaborazione per raggiungere con unità d’intenti l’obbiettivo comune della piena correttezza sportiva a tutti i livelli”.