Colpisce l’arbitro e lo minaccia di morte: mega squalifica in Terza Categoria

Continue minacce di morte all’arbitro e colpo proibito allo sterno subito: scene folli quelle accadute nella sfida di Terza Categoria Toscana tra Quercegrossa e Chiusdino. Protagonista di questo assurdo episodio il calciatore Mattia Capresi, difensore della squadra di casa. Subito pronta l’inibizione del Giudice Sportivo al giocatore di ben due anni, fino al 19 giugno 2025.

La partita, viste le continue minacce del giocatore all’arbitro, è stata poi sospesa definitivamente.

Minacce di morte all’arbitro, il comunicato del Giudice Sportivo

Mattia Capresi, difensore del Quercegrossa in Terza Categoria Toscana, ha ricevuto due anni di squalifica. Il Giudice Sportivo ha spiegato tutte le motivazioni che hanno portato a tale scelta:

Al 38º del 2 tempo, dopo una decisione arbitrale a favore della squadra avversaria il giocatore del Quercegrossa nº 5 CAPRESI Mattia urlava contro frasi gravemente offensive e irriguardose. Con uno scatto rabbioso gli urlava contro e caricava tenendo i pugni aderenti al petto lo colpiva con violenza centrando il corpo nella zona dello sterno.

L’aggressione del CAPRESI veniva accompagnata costantemente da quella verbale con gravissime offese e minacce di morte. Dopo che il DG indietreggiava, lo stesso si lanciava nuovamente verso l’arbitro senza però riuscire nell’intento perchè bloccato (con difficoltà) da 5/6 compagni di squadra.

Lo stesso nonostante che era bloccato dai compagni continuava nelle gravi offese e minacce di morte nei confronti dell’arbitro. A questo punto il DG notificava l’espulsione
a CAPRESI che incrementava la forza utilizzata per tentare di liberarsi dei compagni per colpire nuovamente. Tutto accompagnato con offese e minacce di morte”.

La decisione dell’arbitro di sospendere la partita

Ma non è finita qui perchè le continue minacce di Capresi hanno obbligato l’arbitro a sospendere il match così come comunicato dal Giudice Sportivo:

“Valutando di non essere in condizioni di serenità, lucidità e sicurezza fisica per continuare la gara, decideva di sospendere definitivamente la gara dirigendosi prima possibile verso gli spogliatoi.

CAPRESI tentava nuovamente una nuova aggressione, trattenuto dai suoi compagni, tale intento veniva accompagnato con reiterate offese e minacce di morte.

La sanzione inflitta deve essere considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative a carico delle Società dilettantistiche deliberate dal Consiglio Federale per prevenire e contrastare tali episodi.

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Redazione